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 2009  novembre 15 Domenica calendario

La gestione delle risorse idriche Vorrei fare alcune piccole precisazioni in merito all’articolo «Acqua privatizzata

La gestione delle risorse idriche Vorrei fare alcune piccole precisazioni in merito all’articolo «Acqua privatizzata. I rischi di una scelta» ( Corriere , 3 novembre), per chiarire che la privatizzazione non riguarda «l’acqua» (cioè la risorsa idrica e la sua difesa, valorizzazione, utilizzazione), ma il «Servizio Idrico Integrato»: la gestione, cioè, dei sistemi di acquedotto, fognatura, depurazione per soli usi civili, le cui infrastrutture devono comunque tornare agli enti locali alla scadenza (massimo 30 anni) della concessione del servizio a terzi. Delle tre forme di affidamento, tutte suscettibili di ottime o pessime applicazioni, ammesse dalla Ue e dalla nostra preesistente normativa (società di capitali, società a capitale misto pubblico privato, società a capitale interamente pubblico poste sotto il controllo diretto dell’ente proprietario) viene praticamente esclusa la terza. Essa ricorda la formula «municipalizzazione» che ha dato eccellenti risultati (fintanto che le gestioni delle relative aziende speciali, prima affidate a direttori scelti per concorso, vennero di fatto impropriamente occupate). Inoltre, le nuove norme obbligano le preesistenti società ex municipali quotate in borsa a ridurre la quota pubblica dal 51% al 30%, pena la loro scadenza al 2012. Condividiamo i più ampi percorsi stabiliti dalla Ue, ma riteniamo che l’Italia non dovrebbe ignorare la gloriosa storia delle proprie aziende e operare per correggere le deformazioni prodotte da invasioni improprie. Massimo Veltri , presidente dell’Associazione Idrotecnica Italiana Io ho scritto che l’acqua è un diritto fondamentale di tutti e l’esercizio di tale diritto non avviene prendendo l’acqua demaniale da un fiume o da una roggia, ma dal servizio idrico e quindi dalla gestione dell’acqua. La privatizzazione della gestione è quindi la questione di cui parlo e di cui si occupa il decreto. Ed è questa privatizzazione che viene contestata in Italia e nel mondo, come appunto scrivo nel mio articolo.