Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  novembre 15 Domenica calendario

ROMA – Per ora è solo un’ipotesi, ma se dovesse di­ventare realtà avrebbe una portata rivoluzionaria

ROMA – Per ora è solo un’ipotesi, ma se dovesse di­ventare realtà avrebbe una portata rivoluzionaria. Ve li immaginate i consumatori a pretendere lo scontrino fisca­le sempre e comunque? Po­trebbe accadere, se allo stes­so fosse legato un «gratta e vinci». A quel punto nessuno rinuncerebbe alla possibilità di una vincita e come effetto indiretto se ne avrebbe un az­zeramento dell’evasione fisca­le almeno in questo settore. Il meccanismo, secondo l’agenzia Ansa , è allo studio in vista del maxiemendamen­to che il governo presenterà alla Finanziaria durante l’esa­me del disegno di legge alla Camera. Se l’idea dovesse con­cretizzarsi, bisognerà forse ringraziare il programma di Canale 5 Striscia la Notizia, che nella puntata del 22 set­tembre ha intervistato un pic­colo imprenditore di Lainate, Luigi Colombi, il quale ha rac­contato che nel suo ultimo viaggio in Cina aveva visto questo sistema dei gratta e vinci collegati agli scontrini e alle ricevute dei ristoranti e ne aveva mostrati alcuni. A parte lo scontrino-gratta e vinci, la cui introduzione sa­rebbe comunque subordina­ta a decreto applicativo, nel maxiemendamento dovreb­be poi entrare una nuova ver­sione della Robin Hood tax sulle banche che ottengono sostegni pubblici e sui petro­lieri che non adeguano in tempo i listini dalla pompa quando il prezzo del greggio scende. Il prelievo sulle com­pagnie potrebbe essere del­l’ 1,5% in più ogni nove giorni di ritardo. A Montecitorio do­vrebbero inoltre essere ripro­poste le norme per la Banca del Mezzogior­no accantonate al Senato, in particolare l’ali­quota agevola­ta del 5% sui ti­toli bancari le­gati a investi­menti nel Sud. L’introduzione della cedolare secca del 20% sui redditi da­gli affitti ed eventuali tagli dell’Irap sono invece subordinati, secondo la linea del ministro dell’Eco­nomia Giulio Tremonti, all’in­dividuazione di precise coper­ture finanziarie e quindi, per il momento, non sembrano avere molte chance. Nel maxiemendamento po­trebbero invece rientrare nuo­ve risorse per l’edilizia carce­raria e interventi per chi per­de il posto di lavoro. Il mini­stro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha infatti di recente annunciato l’intenzione di proporre un premio per le agenzie private del lavoro per ogni cassintegrato al quale, anche attraverso attività for­mativa, si riesca a trovare un nuovo posto di lavoro stabile e il potenziamento dell’inden­nità per i collaboratori a pro­getto che restino senza lavo­ro (adesso pari al 20% del red­dito percepito l’anno prima). Enr. Ma.