Sergio Romano, Storia d’Italia dal Risorgimento ai nostri giorni, Il Giornale 1997, 14 novembre 2009
«Nell’aprile 1894, dopo aver duramente represso i moti siciliani, [Crispi] scrisse al governatore dell’Eritrea: "[
«Nell’aprile 1894, dopo aver duramente represso i moti siciliani, [Crispi] scrisse al governatore dell’Eritrea: "[...] fra gli scopi della nostra espansione coloniale, primeggia quello di preparare un campo adatto e vasto all’emigrazione patria, che ora è sfruttata da altre nazioni, e così ai nostri commerci [...]. Onde lo scopo non sia fin dagli inizi compromesso, dobbiamo vegliare che la colonizzazione indigena non precluda la via alla nostra e che non domini in noi uno scrupolo esagerato nel procedere alla indemaniazione di terreni che debbonsi in gran parte considerare abbandonati, res nullius, alla mercé del primo occupante"»