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 2009  novembre 14 Sabato calendario

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

LONDRA - Chattava su internet con una ragazzina di 14 anni, le aveva dato un appuntamento per fare sesso. Lui, David Roberts, è un cittadino britannico di 68 anni. Lei, Cheryl, tuttavia, non è una ragazzina di 14 anni: è la moglie, 61enne, del signore in questione. Avendo sospetti sul tempo che il marito passava sul web, la donna ha creato un falso profilo su una chat line di minorenni, e ha recitato per un po´ la parte della lolita interessata a soddisfare le curiosità sessuali dell´uomo. Quando questi le ha chiesto di incontrarla, lei ha chiamato la polizia, che lo ha arrestato. Processato per direttissima, Roberts è stato condannato a seguire tre anni di corsi di riabilitazione per persone colpevoli di abusi sessuali, ha ricevuto l´interdizione a vita a qualsiasi contatto con minorenni su internet ed è stato iscritto al registro dei pedofili. Cheryl, sua moglie, ha ricevuto i ringraziamenti del giudice e di varie associazioni dedite alla protezione dell´infanzia. La coppia ha iniziato le pratiche per divorziare.
La donna ha raccontato al tribunale di Cardiff che i suoi sospetti hanno trovato una conferma quando un giorno ha letto un messaggio di natura esplicita sul computer. Ha capito che era stato inviato da suo marito a una ragazza, attraverso una chat room. Perciò ha deciso di coglierlo in flagrante. Quando Roberts si spogliava davanti alla videocamera, pensando di inviare immagini a una quattordicenne, non immaginava che le stava inviando alla propria moglie, seduta davanti a un computer nella stanza accanto. Il fatto, commenta l´associazione Kidscape, è una riprova dei pericoli in cui incorrono i giovanissimi da parte di "predatori sessuali" sul web: chattare con sconosciuti è rischioso, ammonisce la direttrice Claude Knights, non bisogna accettare mai di incontrare faccia a faccia persone conosciute in rete (e.f. )