Lidia Ravera, l’Unità 11/11/2009, 11 novembre 2009
CHE BEL PIETRO!- CORSIVI
Chissà come ci si sente a nascere con un cognome evocativo, che ti descrive come una foto segnaletica. Sei belloccio mapesante, la tua forza bestialeèlimitata da lineamenti regolari, la tua mascella è dura magommosa,comeunmussolini gonfiabile… e ti chiami ”Belpietro”. Ovvio che la carriera televisiva ti arrida. Il video ama la semplificazione. Hai occhi blu. E capelli bianchi cortini ma graziosi, che scendono un po’ sulla fronte. Un taglio, direi, alla Giulio Cesare.Ti si immagina assolutamente glabro, liscio e freddo, bianco e massiccio, senza spigoli né appigli. Nell’intimità devi essere difficile da maneggiare, scivoloso all’abbraccio, più da placcare che da carezzare. Vestito, nell’esercizio delle tue funzioni di Divinità Padana, la giacca, troppo piena, mostra punti di sutura all’altezza dei pettorali, la cravatta sa di cappio al collo. Però, nonostantei 51anni(per una donna sono troppi, ma per un uomo no)... che bel Pietro!