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 2009  novembre 12 Giovedì calendario

PITTI UOMO CAMBIA LOOK E RIVOLUZIONA GLI STAND

Tutto il mondo della moda sta cambiando, insieme alle abitudini di consumo. E le fiere non possono restare ancorate al passato. «Ormai la fiera in quanto tale sta stretta alle grandi aziende, che sono in grado di muoversi da sole. Affittare semplicemente gli spazi, o preoccuparsi dei calendari, non basta più: la fiera deve cercare di interpretare il cambiamento, stimolare le imprese a trovare nuove forme di comunicazione» sostiene Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine.
E alla presentazione degli eventi del prossimo anno annuncia che ancora una volta Pitti Uomo ( in programma a Firenze dal 12 al 15 gennaio) farà da apripista, rivoluzionando anche la progettazione del Salone centrale della Fortezza da Basso.
«Il futuro di Pitti è quello di una fiera trasversale ”prosegue Napoleone – che presenta il meglio dell’abbigliamento ma anche delle fragranze, dei gioielli, della cosmetica. La fiera deve diventare un luogo di sperimentazione, di relazioni, e anche di benessere».
A Patricia Urquiola è stato quindi affidato il completo restyling del padiglione legato all’abbigliamento classico e formale: l’architetto spagnolo (ma vive a Milano da anni) ha cambiato radicalmente il modello fieristico standard, ha "distrutto" l’effetto corridoio e creato un percorso più aperto e naturale. Con una ventina di Pop up store, aree riservate alla proposta di accessori, e senza dimenticare un nuovo ristorante, con prodotti particolari, e spazi per la musica, curata dalla redazione di Rolling Stone.
All’edizione di gennaio saranno presenti 739 aziende per 849 marchi (erano 888 a giugno) dei quali 280 esteri (contro 278 di giugno).
Fuori dagli schemi sarà anche la presentazione di Corneliani, ospite "speciale", che per la prima volta affronterà la sfida della passerella.
Per le precollezioni donna, che tornano anche quest’anno con una settantina di marchi a Pitti W, l’ospite speciale sarà Giles Deacon, giovane ma già acclamato designer britannico, la cui collezione è prodotta dalla Castor di Mantova, che sarà protagonista di un evento nella vecchia sede dello stabilimento Richard Ginori a Sesto Fiorentino. E ancora, tra i tanti eventi particolari, un focus sarà dedicato a Notify e alle nuove modalità espressive: sarà Ron Arad, nome di culto del design internazionale, a interpretare lo stile di Notify.
L’energia non manca, dunque.
Nonostante una congiuntura che ancora non consente troppo ottimismo. Un’indagine campionaria effettuata da Smi su 150 imprese del tessile e abbigliamento, rivela per il terzo trimestre un fatturato ancora in calo (-12,6% rispetto al terzo trimestre 2008) ma inferiore ai due precedenti. L’attività produttiva si riduce per il tessile di oltre il 20% mentre per l’abbigliamento la stima è di -14,5%. Anche gli ordini per le collezioni primaveraestate 2010 si sono chiusi con una contrazione superiore al 12%.
«Segno che i buyer sono ancora prudenti, comprano poco per volta» spiega Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine. Che però aggiunge una nota di ottimismo: «Questa può essere una buona occasione per le aziende migliori, più flessibili e veloci. Ed è la conferma che un collegamento stretto tra aziende e negozi è indispensabile. Comunque – conclude – ottobre e novembre stanno registrando un ritorno ai consumi e una leggera ripresa della fiducia. Nei grandi department store americani, dove fino a poco tempo fa c’era il vuoto, sta tornando un po’ di traffico».