Bianca Sabatini, La stampa 12/11/2009 11/11/2009 Carla Massi, il Messaggero 12/11/2009, 12 novembre 2009
VACCINO, BASTA ALLARMISMI LO SQUALENE E’ INNOCUO" (2 PEZZI INFLUENZA A)
Nuove vittime e altre polemiche sul fronte dell’influenza A. Infatti mentre il totale dei morti in Italia sale a 39 - con il decesso di altri due anziani già affetti da patologie pregresse - il Codacons solleva dubbi sulla sicurezza del vaccino antipandemico: presenterà una diffida al ministero del Welfare e all’Agenzia del farmaco (Aifa) chiedendo le prove dell’innocuità, anche se lo stesso Consiglio superiore di sanità ha provveduto in serata a rassicurare.
A destare preoccupazioni è l’uso dell’adiuvante MF 59 a base di squalene: alcuni esperti ipotizzano una relazione tra i problemi di salute dei veterani della guerra del Golfo e la possibile presenza di squalene nei vaccini che ai soldati sono stati somministrati. Non solo: «i tempi di preparazione di un vaccino prevedono vari anni di ricerca, quello utilizzato in Italia è stato prodotto in soli quattro mesi». Per questo il Codacons ha deciso di chiedere al ministero e all’Aifa coma abbia fatto l’azienda farmaceutica ad avere il tempo di testarlo.
In serata è stato lo stesso Consiglio superiore di sanità a precisare che «l’impiego di vaccino adiuvato con MF 59 per l’influenza stagionale è stato licenziato dall’Ue sin dal 1997 e, da allora, ne sono state distribuite circa 45 milioni di dosi». «Il vaccino prodotto contro l’influenza pandemica - si spiega - è in tutto sovrapponibile ai vaccini che di anno in anno vengono allestiti per l’influenza stagionale. Cambia solamente il tipo di antigeni virali inseriti che vengono adeguati ai virus circolanti». A quella ufficiale si aggiunge la voce dell’immunologo Ferdinando Aiuti: «Il vaccino contro l’influenza è sicuro - ha detto - e la sostanza che sembra fare più paura, lo squalene che ne potenzia l’efficacia, è utilizzata da molto tempo e non ha mai provocato effetti collaterali».
Dalle polemiche alle cifre: su questo fronte si è mosso il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, rispondendo al Question Time alla Camera. «Sono stati acquistati dall’Italia 24 milioni di vaccini contro l’influenza A. Di questi 10 milioni sono in corso di consegna e saranno consegnati entro il 31 dicembre, mentre la restante quota sarà consegnata entro i primi mesi del 2010», ha detto. E in base a dati parziali pervenuti all’Istituto superiore di sanità, sono state vaccinate contro l’influenza A al 10 novembre circa 147.000 persone.
Infine un allarme. Lo ha lanciato l’Assessore ai Servizi pubblici del Lazio: «Esiste un rischio di interruzione dei servizi se la Regione non provvederà a un progetto di vaccinazione contro l’influenza A degli operatori. Avevamo presentato un progetto di ambulatori mobili, ma finora non ho ricevuto alcuna risposta e a pagare sono i cittadini».
«IL SALUTO? TOCCATEVI I GOMITI» IL GALATEO AI TEMPI DEL VIRUS A-
Baci, abbracci e saluti. Effusioni, trasporto ed emozioni sono ormai ”infettati” dal virus H1N1. E’ chiaro che l’influenza ha obbligato ad un’inversione di rotta. A cambiamenti che stanno invadendo la pratica quotidiana, i gesti comuni, i gesti ripetitivi e le abitudini. Quelle che confinano con la routine, l’etichetta e l’educazione. C’è chi non dà più la mano, chi evita i contatti ravvicinati e chi ha attrezzato la borsa come fosse uno zaino da missione di guerra. Mascherina, gel igienizzante, guanti di lattice, pacchetti di fazzoletti di carta, bustina di plastica per buttare i fazzoletti sporchi, spray nasale e l’ antinfluenzale. «Non stiamo parlando solo di persone ipocondriache - conferma Franco Caprino presidente di Federfarma Lazio l’associazione che raccoglie i farmacisti -. Le mascherine vanno a ruba, le abbiamo praticamente finite anche nei depositi. E tante richieste le abbiamo per i prodotti che sterilizzano le mani senza acqua. Sì, sono utili in caso non ci sia il sapone. Ma ora se ne stanno vendendo a vagoni». La bottiglietta viene tenuta in macchina, nella 24ore da lavoro, nella borsa, in tasca. «C’è chi confessa - aggiunge Caprino - di evitare ormai anche la stretta di mano. Solo saluti con braccio alzato. E’ giusto, comunque, dopo un viaggio sull’autobus lavarsi o disinfettarsi bene anche tra le dita».
Dalla tv americana arrivano spot nati proprio per ”istruire” al nuovo galateo: ci sono due impiegate di spalle che si alzano e si voltano contro il muro della stanza quando starnutiscono e c’è Whoopi Goldberg (l’attrice di ”Sister act”) e che, con un’amica, si saluta strofinando i gomiti. Abbandonando qualsiasi contatto fisico. L’abbraccio consigliato è quello in cui i due volti si incrociano ma non si toccano, una stretta fraterna senza passione e senza sensualità. Una sorta di sterilizzazione dei gesti e delle emozioni. ”Sindrome” non rara. Le persone non hanno il coraggio di confessarlo, fanno sapere gli infettivologi, ma sono tanti che si sono attrezzati per una efficace difesa personale. Sostenuti dai dispenser dell’acqua santa nelle chiese, dal dubbio che non sia il caso di darsi il segno di pace a messa, dal fatto che varie aziende cominciano a regalare ”armi” antivirus. I negozi firmati ”Obj”, in tutti i punti vendita d’Italia, hanno deciso di distribuire gratuitamente ai clienti mascherine per proteggersi dall’influenza. Hamos Guetta, amministratore delegato della catena: «Specifichiamo che si tratta di un’influenza come le altre, non vogliamo certo creare allarmismi». Mascherina e jeans, mascherina e camicia, mascherina e felpa.
E proprio la mascherina è comparsa anche tra le statuine del presepio in via San Gregorio Armeno a Napoli. L’idea è di Genny Di Virgilio, uno degli artigiani della strada. Ha messo un panno bianco sulla bocca dei Re Magi ma anche su Bambin Gesù nella mangiatoia. I tre, nelle loro ampolline, invece che oro incenso e mirra portano in dono il vaccino antinfluenzale. A Roma si ipotizza di obbligare i musulmani che entrano nella moschea di Forte Antenne di pregare con la bocca coperta per limitare il rischio dei contagi tra i fedeli. Tra poco più di un mese, quando l’influenza dovrebbe arrivare al picco, verrà celebrata nella moschea per la fine del pellegrinaggio alla Mecca con una popolazione che sfiora circa ventimila persone.