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 2009  ottobre 29 Giovedì calendario

Pierluigi Diaco Conduce con Giorgia Meloni Radio Gioventù. Sono amici da sempre, da quando «la vidi diciassettenne tempratissima in un’assemblea studentesca

Pierluigi Diaco Conduce con Giorgia Meloni Radio Gioventù. Sono amici da sempre, da quando «la vidi diciassettenne tempratissima in un’assemblea studentesca. Eravamo avversari politici: io, rappresentante d’istituto rosso al liceo classico pariolino Mameli, e lei al linguistico Vespucci di Garbatella». *** Ha «conosciuto la droga. L’amore per una donna e per un uomo insieme. La fede e l’analisi». Incontrò la cocaina. «Non fui mai dipendente, mai ne abusai. La sfiorai solamente. In modo borghese. Nel tempo artificiale del vizio occasionale, del divertimento smodato, del fare sempre tardi alle feste. Sniffavo. La mattina dopo ero in diretta con D’Alema e Gasparri. Cercavo risposte dentro di me. I cinque anni peggiori della mia vita». Estate 2005. A Stromboli si innamora di una coppia. Lui imbraccia la sua chitarra e voi già vi baciavate. Prende una casa in viale Mazzini. Tutti insieme vivete lì tre mesi. Finisce perché lei vuole un figlio da lei, ma a loro non sta bene. E ci perde pure 12 mila euro di caparra. Non è vero. «Sì, invece. Difendo il diritto alla privacy sotto le coperte. Inteso come diritto a non dover fare outing. Deve bastare manifestare i propri gusti per vederli rispettare. Ho amato uomini. Adesso il mio più grande desiderio è una donna che mi faccia diventare padre. Il mio, l’ho perso a cinque anni». La coppia di Stromboli mangiava un panino con la frittata, quando l’ha folgorata. «Da ragazzino mia madre me lo faceva sempre. E lo metteva nello zaino, dopo avermi chiuso la camicia fino all’ultimo bottone. Girato l’angolo, lo barattavo con le merendine confezionate dei compagni». *** E Irene Ghergo, che in rete definiscono «l’unica donna apparsa al suo fianco, a parte la Montalcini?» «A lei devo molto di me: libri, viaggi, pensieri, scritti. Ma ci lega altro». *** Chi non lo ama lo chiama ”Slurpino”. Per via di certi suoi modi ruffiani di relazionarsi. «La libertà d’informazione è direttamente proporzionale alla capacità di non offendersi. Credo nella leggerezza». *** Da mezzanotte alle tre di ogni giovedì è con Anna Falchi. Su Rtl 102.5, a Onorevole dj. «Due anni fa, a una prima di Sanremo, eravamo a cena insieme. Io saluto tutti e dico: vado in radio. Lei: ti accompagno. Doveva salire solo per un caffè, facemmo tre ore di diretta divertentissime». *** Dopo la radio «vado a comprare i quotidiani ancora caldi di stampa. Come il pane, al forno vicino casa, in piazza San Pasquino. Salgo. Scaldo il latte. Ce lo inzuppo. Porto il cane fuori. Alle 4 e trenta a nanna. Sveglia 11 e mezza. Scrivo». *** Liberal-democratico. «Senza pregiudizi, non divido le opinioni di destra e di sinistra, ma seguo le persone».