Ketty Areddia, Corriere della Sera 10/11/2009, 10 novembre 2009
Il Piccolo Principe finisce in tribunale - Secondo la casa di produzione Paramount, nel 1946 la vedova dello scrittore le avrebbe ceduto i diritti - «Questi grandi sono così avari! Non si può toccar loro proprio nulla»
Il Piccolo Principe finisce in tribunale - Secondo la casa di produzione Paramount, nel 1946 la vedova dello scrittore le avrebbe ceduto i diritti - «Questi grandi sono così avari! Non si può toccar loro proprio nulla». Probabilmente il Piccolo Principe commenterebbe così la vicenda che vede protagonisti la Paramount Pictures e gli eredi di Antoine de Saint Exupery, in lotta per i diritti di riproduzione cinematografica di uno dei libri più letti al mondo (tradotto in 200 idiomi e venduto in 130 milioni di esemplari). Nel 2016 avrebbe debuttato il primo film, che racconta la storia del piccolo lord disperso fra pianeti sconosciuti e che ha incantato bambini e adulti sin dal 1943, anno della sua pubblicazione. Ma la Paramount ha impedito il progetto, perché assicura di possedere i diritti di riproduzione cinematografica. IN TRIBUNALE - Secondo la casa di produzione statunitense, a cedere i diritti per l’adattamento al cinema del libro è stata già nel 1946 la stessa Consuelo Suncìn vedova dello scrittore e pilota francese, scomparso misteriosamente nel Mediterraneo durante un volo, il 31 luglio del 1944. L’informazione è una delle rivelazioni che il giornalista francese Jean-Claude Perrier rende pubbliche nel libro «Misteres de Saint-Exupery», in vendita in Francia dal 12 novembre prossimo (ed. Stock). A quanto pare, il conflitto fra la Paramount e gli eredi di Saint Exupery finirà in tribunale. LA VEDOVA «ALLEGRA» - Un altro mistero, collegato a quest’ultimo, è stato rivelato da Perrier, è cioè la querelle familiare che impegnò alla morte dello scrittore, i familiari di Antoine e Consuelo, attrice e pittrice, morta nel 1979. Il segreto è stato nascosto per oltre 60 anni, per non gettare discredito sulla famiglia, ma due anni dopo la morte di Antoine, Consuelo avrebbe prodotto alcune lettere false del marito defunto, in cui tentava di provare che i diritti d’autore sul Piccolo Principe erano tutti destinati all’amata (e pluritradita) Consuelo. Malgrado queste lettere palesemente false, la madre dello scrittore, la contessa Marie de Saint-Exupery, aveva preferito evitare lo scandalo, firmando un accordo privato. In questo documento si stabiliva che i diritti venivano egualmente divisi fra la madre, le due sorelle, Simone e Gabrielle, e Consuelo. Il diritto morale, tuttavia, toccherebbe ai discendenti diretti di Saint Exupery, che qualche mese fa si sono visti recapitare una diffida della Paramount, che chiede il rispetto dei diritti cinematografici esclusivi acquistati dalla major americana nel 1946 da Consuelo de Saint-Exupéry, «amministratrice della successione», secondo un atto del tribunale di New York che prendeva per veritiere le lettere presentate dalla moglie. LA PROFEZIA – Alla luce di questi nuovi misteri, non si può fare a meno di ricordare il profetico passo del libro che descrive l’incontro tra il Piccolo Principe e l’uomo d’affari. «Di chi sono le stelle?» provocò l’uomo di affari. «Non lo so, di nessuno», rispose il Piccolo Principe. «Allora sono mie, che vi ho pensato per primo… Quando tu hai un’idea per primo, la fai brevettare ed è tua», Chiosò l’uomo d’affari continuando in solitudine a contare i suoi soldi.