Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  novembre 11 Mercoledì calendario

VELOCI


Il 39% degli italiani non ha una connessione veloce a banda larga (20 megabyte al secondo), e il 12% non l’ha veloce almeno 2 megabyte al secondo (la soglia minima indicata da Francesco Caio, consulente sulla banda larga per il governo italiano). Il rischio è che l’Ita­lia resti arretrata in un’infrastruttu­ra fondamentale per la competitivi­tà del Paese. Il motivo dell’arretratezza? La crisi. Il vicepresi­dente del Consiglio Gianni Letta: «Gli 800 milio­ni previsti dal piano del vicemini­stro Paolo Romani non ci sono più, la crisi ci spinge a riconsiderare le priorità». Romani si proponeva di rendere disponibile la banda larga a tutti gli italiani entro il 2012. Le regioni più avanzate in Italia: Lombardia, Liguria, La­zio, Campania e Puglia. Le regioni più svantaggiate: Cala­bria, Basilicata, Abruzzo, Moli­se, Friuli-Venezia Giu­lia, Marche, Trentino-Alto Adi­ge e Val d’Aosta. Nella media Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Sicilia e Sardegna.