Antonio Sanfrancesco, Libero 10/11/2009, 10 novembre 2009
«LUI MI MOLESTA…» «…LEI E’ IN CONFLITTO DI INTERESSI» LA LITE FRA I DUE PM IMBARAZZA LA PROCURA DI IMPERIA
Lei accusa lui di averla molestata via sms; lui prima nega tutto, poi, ai superiori che gli chiedono spiegazioni, dice che la collega che lo chiama in causa è in conflitto d’interessi perché ha la sorella che è avvocato e lavora nella stessa città. Schermaglie degne di ”Casa Vianello” o, se volete, da adolescenti alle prese con le prime peripezie amorose, se non fosse che qui siamo al Tribunale di Imperia e i due protagonisti sono entrambi magistrati. Lui si chiama Filippo Maffeo e fa il pubblico ministero come la sua collega, Maria Paola Marrali, che è anche sostituto procuratore. stata lei a rivolgersi al procuratore capo, Bernardo Di Mattei, facendo aprire sulla vicenda un’apposita inchiesta interna. Il motivo? Da qualche tempo, Marrali riceve dal collega sms tanto espliciti quanto imbarazzanti con i quali, accusa, è stata importunata. Un crescendo, quei messaggini amorosi, ai quali prima ha reagito lamentandosi direttamente con il collega con il quale, sussurrano i bene informati, fino a qualche mese prima c’era un buon rapporto di stima professionale. Infine, stanca delle continue lusinghe, ha deciso di rivolgersi ai suoi superiori. « una vicenda umana che non dovrebbe accadere in un ufficio giudiziario e non dovrebbe finire sulle pagine dei giornali», ha dichiarato con disappunto al ”Secolo XIX” il sostituto procuratore generale Luciano Di Noto. Peccato che, oltre che sui giornali, la vicenda sia finita direttamente sul tavolo della procura generale di Genova, che dovrà pronunciarsi a breve, e della procura di Torino. Maffeo, infatti, si trova ora sotto inchiesta con l’accusa di molestie. La procura piemontese che ha la competenza sui magistrati liguri indaga dal punto di vista penale, mentre quella ligure da quello disciplinare. Il pm accusato in un primo momento ha tagliato corto, liquidando le accuse con un «Non ne so nulla». Poi, ai superiori che gli hanno chiesto spiegazioni ha tirato in ballo il conflitto d’in - teressi della collega: «La dottoressa Marrali è in una situazione di incompatibilità totale secondo la legge perché ha la sorella, Angela Maria, che è avvocato e svolge la professione nella stessa città», si è difeso Maffeo, citando «l’articolo 18 dell’ordinamento giudiziario come modificato dalla Legge Mastella». Se conflitto d’interessi c’è tra le due sorelle lo stabiliranno i giudici, tenendo conto che l’avvocatessa esercita esclusivamente nel civile mentre la sorella lavora in procura e si occupa quindi di vicende penali. E i colleghi del Tribunale come hanno reagito? «La notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’alto scocca, vola veloce di bocca in bocca», diceva Fabrizio De Andrè, che era ligure anche lui. Infatti, prima che della spy story si occupasse il settimanale locale ”La Riviera”, dedicando diversi articoli, e poi il ”Secolo XIX”, nei corridoi del Palazzo di Giustizia si era scatenato un gran chiacchiericcio tra i colleghi. Adesso la parola d’ordine, per tutti, è «no comment ». Questa degli sms non è l’unica vicenda ad unire i due pm. Entrambi, infatti, sono tra i papabili a sostituire temporaneamente due magistrati della procura della Repubblica di Sanremoin attesa che il Consiglio Superiore della magistratura proceda al bando per la copertura definitiva dei posti vacanti. La scelta, però, si prospetta lunga e difficile proprio perché bisognerà attendere l’esito del procedimento disciplinare che dovrà fare piena luce sulle molestie, alla luce delle quali, ovviamente, l’eventuale presenza di entrambi nel medesimo ufficio non sarebbe tanto opportuna.