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 2009  novembre 10 Martedì calendario

Come funziona un test antidroga? Da ieri i parlamentari possono sottoporsi a un test antidroga. Che cos’è? Il test, spiegano al Cnr, consiste nell’effettuare su materiali biologici (sangue, urine e capelli), ma anche su materiali non biologici (vestiti, bevande) alcune analisi che sfruttano le più moderne tecniche di rilevamento

Come funziona un test antidroga? Da ieri i parlamentari possono sottoporsi a un test antidroga. Che cos’è? Il test, spiegano al Cnr, consiste nell’effettuare su materiali biologici (sangue, urine e capelli), ma anche su materiali non biologici (vestiti, bevande) alcune analisi che sfruttano le più moderne tecniche di rilevamento. Perché questi controlli? L’iniziativa è del sottosegretario Carlo Giovanardi ed è motivato da un desiderio di trasparenza sulle abitudini anche private degli uomini politici. Specie dopo i recenti scandali, dall’onorevole Mele al caso Marrazzo. Su che cosa sono basati questi metodi? Sulla chimica e la chimica-fisica delle sostanze stupefacenti. In sostanza, qualunque sia stata la via di assunzione, la droga viene sottoposta nel nostro organismo a un processo che si chiama metabolizzazione e viene quindi eliminata, come tale e/o come prodotto di questo processo (metabolita). La droga o il suo metabolita possono anche essere accumulati in qualche tessuto (ad esempio nei capelli). Quali strumenti vengono utilizzati? Le apparecchiature si chiamano Gas cromatografi, oppure «Hplc» a seconda delle metodiche che utilizzano. I test antidroga (che si effettuano tramite strumenti in grado di determinare piccole quantità di queste sostanze) riescono a evidenziare la presenza di determinate molecole e a quantificarle. Alcune sostanze possono non essere riconoscibili? Quasi tutte le droghe più comuni possono essere rivelate da questi test. Tuttavia, c’è da dire che è di fondamentale importanza, in questo caso, il tempo che intercorre tra il momento dell’assunzione della droga e quello in cui si fa il test. Dove si depositano più di frequente le droghe? Anfetamine e cocaina possono essere messe in evidenza nelle urine solo se il test viene fatto entro 2-4 giorni dall’assunzione, mentre i cannabinoidi (per intenderci le droghe che si trovano nello «spinello») vengono trovate nelle urine per lungo tempo (dai cinque giorni per una singola «dose» fino ai 36 nel caso di consumatori abituali). Basta tagliarsi i capelli per aggirare il test? Nei capelli le droghe vengono «conservate», così come sono o sotto forma di metaboliti, in maniera quasi permanente. Bisogna tuttavia considerare che in un adulto la crescita media è di circa un centimetro al mese, ragion per cui per effettuare il test c’è bisogno di una quantità di materiale che deve essere di almeno 100 milligrammi (e deve venir tagliato in un momento tale che abbia consentito l’accumulo nel capello della sostanza). Quindi, se mi drogo ed immediatamente faccio il test sui capelli questo risulterà negativo, ma anche tra sei mesi, se taglio i capelli molto corti, nessun test troverà nei miei capelli traccia della droga. Esistono droghe più o meno preoccupanti, se rilevate? Dipende da che cosa siamo preoccupati. noto che un uso moderato della cannabis non ha importanti conseguenze sull’organismo umano, ma volereste su un aereo pilotato da uno che si è appena fatto uno spinello, piuttosto che una dose di cocaina? Tabacco e alcol sono considerate droghe? Una «droga» è una sostanza non necessariamente adoperata come farmaco terapeutico che, una volta assunta, può provocare, oltre a modificazioni psichiche e comportamentali, anche assuefazione e dipendenza. Seguendo questa definizione anche alcol e nicotina possono essere considerate droghe. Quanto sono affidabili i test che si comprano in farmacia? Molto poco. Anche i test di laboratorio sono suscettibili di fornire risultati falsi positivi (rivelare la presenza di droga erroneamente) o negativi (non rilevare la presenza di droghe), comunque i test di libera vendita sono certamente meno affidabili. Si può farla franca?  praticamente impossibile «ingannare» un test fatto con le metodiche ed i mezzi idonei, l’unica possibilità di eluderlo è quella di giocare (come dicevamo prima) sui tempi del test (a patto di essere avvisati prima...). Che cosa pensare di un parlamentare positivo al test antidroga? Significherebbe che, comunque, qualche problema lo ha. Dopo di che, ciascuno poi tragga le sue conclusioni. Che cosa potrebbe succedere adesso? Probabilmente non accadrà nulla. Intanto perché il numero dei politici che si è sottoposto al test è molto basso, e poi perché ad affrontare questa prova sono stati dei parlamentari che, con ogni probabilità, non avevano nulla da temere. Non ci sarà dunque nessuno scandalo, perché tutta l’operazione è stata fatta perché non ci fosse.