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 2009  novembre 10 Martedì calendario

Arrivano i criceti robot Una moda-business da 400 milioni di dollari- Sono l’evoluzione del «Tamagotchi» e del «Furby», messi insieme

Arrivano i criceti robot Una moda-business da 400 milioni di dollari- Sono l’evoluzione del «Tamagotchi» e del «Furby», messi insieme. Si chiamano «Zhu Zhu Pets» e sono i primi criceti artificiali interattivi del mondo. Una moda che sta facendo impazzire milioni di bambini (e genitori) in Nord America e in Gran Bretagna e che si preannuncia come il grande business del prossimo Natale. Tanto da guadagnarsi la prima pagina del Financial Times. A idearli, e lanciarli, l’estate scorsa, è stato Cepia, un piccolo produttore di giochi americano, con sede a St. Louis nel Missouri. Il primo test è stato fatto a Phoenix, in Arizona, ed è stato boom. Russell Horsnsby, il boss di Cepia, racconta che i criceti robot non restavano sullo scaffale più di tre minuti e mezzo, prima di finire nelle mani di un acquirente. Il successo non è passato inosservato: adesso Mr. Squiggles, Num Nums, Pipsqueek e Chunk (questi i loro nomi) sono in vendita presso grandi catene come Wal-mart, Toys ”R”Us, Target, Fred Meyer, Duck Wall, Meijers, Amazon.com. Il segreto del successo sta, oltre nell’aria dolce e sbarazzina dei pupazzi, nella loro particolare «reattività al tocco»: se stimolati, i criceti (ma ci sono anche scoiattoli, conigli, ricci) emettono squitti e rumori (sino a 40 suoni); sono previste due modalità di base, «esplora» (si muovono, fanno la ruota) e «coccole» (stanno fermi per ricevere carezze). Inoltre, particolare non trascurabile, costano attorno ai 10 dollari (8 su Wall-mart online; sino a 34 su Amazon.com, vista la richiesta), circa 7 euro. Hornsby conta di venderne 12 milioni di pezzi entro Natale, per ricavi tra i 300 e i 400 milioni di dollari entro i prossimi 12 mesi. Secondo Jerry Storch, ceo di Toys ”R” Us (1.300 vetrine nel mondo), i «Zhu Zhu Pets» «replicheranno il successo dei Ninja Turtles». La catena ha deciso di non inserirli nel catalogo natalizio, per non deludere i bambini che non dovessero riuscire a trovarli.