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 2009  novembre 10 Martedì calendario

I TETTI SOLARI DI GORLA SBANCANO GLI INCENTIVI

«Il click day è la procedura più equa». Prima di arrabbiarsi contro l’autore di questa riflessione, il sindaco di Desenzano del Garda Felice Anelli, è bene che le imprese amareggiate dalla caccia telematica a incentivi e sconti fiscali leggano fino in fondo la storia. Tutto nasce a settembre, quando la Regione Lombardia mette a disposizione dei suoi 1.546 comuni 1,4 milioni di euro per aiutarli a mettere i pannelli solari ai loro edifici. Quasi un terzo dei fondi finisce sui tetti di Gorla Maggiore, 5mila abitanti nel Varesotto, che ottiene dal Pirellone il via libera per otto progetti: un asilo, due scuole, un centro anziani, due palestre, un centro sportivo e una biblioteca avranno l’acqua scaldata dal sole, con impianti pagati a metà dalla regione. Desenzano, che di abitanti ne ha 27mila e di edifici da convertire al calore verde ne ha 11, rimane a secco, e con i loro è il 52% delle richieste a rimanere a secco.
Motivo? Un «click day» in forma arcaica, giocato non con i byte ma con la carta e le gambe dei funzionari comunali. Come nelle corse agli incentivi del fisco, anche nel bando ecologico del Pirellone vince la velocità. Il traguardo però è fisico, e per tagliarlo bisogna andare, con i progetti sotto il braccio, all’ufficio protocollo della giunta. I funzionari di Gorla Maggiore si sono presentati alle 9.37 del mattinoe hanno fatto il pieno. «Questa volta ci siamo precipitati – spiega il sindaco Fabrizio Caprioli – perché siamo stati scottati da un’esperienza precedente. A febbraio, in un bando per il fotovoltaico alle scuole siamo stati i primi esclusi». A Desenzano sono stati meno pronti, «ma ”ribattono – noi siamo tre volte più lontani; con una gara telematica avremmo corso tutti alla pari».
Vero, ma fino a un certo punto. Scorrendo l’elenco dei "fortunati" che avranno gli impianti pagati a metà dalla Regione si scopre che i primi ad arrivare in regione con i moduli validi sono stati quelli di Piateda: un piccolo comune arrampicato sulle Orobie Valtellinesi, sopra Sondrio. Non proprio dietro l’angolo.