LUCA FORNOVO, la Stampa 07/11/2009, 7 novembre 2009
Paperoni italiani sempre più ricchi anche con la crisi (ESTRATTO)- Cresce il patrimonio dei super-ricchi in Italia, alla faccia della crisi
Paperoni italiani sempre più ricchi anche con la crisi (ESTRATTO)- Cresce il patrimonio dei super-ricchi in Italia, alla faccia della crisi. Quest’anno, nel nostro Paese, il patrimonio totale dei Paperoni è salito a 836 miliardi di euro, in aumento del 4% rispetto al 2008. Un dato in netta controtendenza rispetto a Stati Uniti e Russia, dove invece i miliardari hanno dovuto pagare un conto salatissimo per la recessione. Certo l’Italia in parte è stata meno colpita dalla crisi, ma è anche vero che probabilmente i super ricchi del Bel Paese sono stati più accorti nel risparmiare, rispetto ai magnati russi o americani. [...] Ma non solo i super ricchi, in media tutte le famiglie italiane sono tornate a investire i loro risparmi in azioni, mentre si allontanano dai Bot. Secondo il supplemento del Bollettino statistico di Bankitalia, nel secondo trimestre del 2009 lo stock di azioni e partecipazioni detenuto dalle famiglie italiane è tornato a salire, mettendo fine al lungo periodo di continuo calo, complice l’andamento negativo delle Borse, e segnando un aumento a 57 miliardi rispetto al primo trimestre del 2009 (passando da 663 a 720 miliardi). Un incremento dovuto a flussi di acquisto positivi: solo nel secondo trimestre si è registrato un flusso di 12 miliardi. Altra voce in controtendenza i fondi comuni, con un flusso di acquisizioni di 244 milioni nel secondo trimestre. Mentre, subisce una battuta d’arresto il ricorso ai Bot, colpiti anche dal taglio dei rendimenti: il volume in capo alle famiglie si è ridotto a 4,4 miliardi, basti pensare che solo un anno fa era quasi otto volte superiore (31,5 miliardi). Infatti, nei tre mesi che vanno da marzo a giugno 2009 il flusso di acquisti di titoli di Stato a breve e medio termine ha registrato una perdita di 7,6 miliardi. Ma chi è pronto a investire in Borsa, in genere, non sono i giovani ma piuttosto le persone mature. [...]