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 2009  novembre 09 Lunedì calendario

GHIACCIAI. L’UOMO CHE CREA LE NEVI ETERNE


Mentre in tutto il mondo il 95 per cento dei ghiacciai si sta ritirando, in Ladakh, una regione a nord dell´India racchiusa tra Karakorum e Himalaya, i ghiacciai si "costruiscono". Dal 1996 ad oggi ne sono già stati creati dodici e altri cinque verranno realizzati nei prossimi anni. Lo scopo è quello di dare acqua agli agricoltori della regione. Sul Ladakh, infatti, cadono raramente più di 50 millimetri di acqua all´anno. Per questo l´unica acqua su cui gli agricoltori possono fare affidamento è quella che sgorga dai numerosi ghiacciai presenti sulle più alte cime del pianeta. In realtà però, durante i mesi più importanti per i raccolti, quelli tra marzo e giugno, l´acqua che arriva è pochissima, perché i ghiacciai si sciolgono soprattutto durante l´estate avanzata, in luglio, troppo tardi per seminare se si vuole raccogliere grano, orzo e piselli (i prodotti più diffusi) prima di ottobre, quando il freddo, che scende anche a -30° gela ogni coltura. Da qui è nata l´idea di dare vita a "ghiacciai artificiali" a quote inferiori rispetto a quelli naturali, che si sciolgano al momento giusto, cioè durante la tarda primavera e a inizio estate. La realizzazione di tutto ciò la si deve a Chewang Norphel, che oggi è considerato un messia dagli agricoltori del Ladakh e che da tutti è chiamato "l´uomo dei ghiacciai". Insieme alla Protezione civile della zona, Norphel ha ideato un sistema che permette la creazione di piccoli ghiacciai che si sciolgono in primavera.
Il sistema sfrutta l´acqua di corsi d´acqua minori attivi durante tutto l´anno, la quale viene deviata verso valli che rimangono il più in ombra possibile tra il tardo autunno e l´inizio dell´inverno. All´interno di queste ultime vengono costruite piccole dighe di pietra a creare vasche di poche decine di metri quadrati. Il trasporto dell´acqua avviene attraverso tubature di ferro. «Ho notato - spiega Norphel - che spesso l´acqua che scorre in libertà non gela, mentre a parità di temperatura si congela se scorre all´interno di condutture metalliche, perché queste ultime assorbono e rilasciano all´esterno il calore presente nell´acqua. Facendola arrivare nei piccoli invasi attraverso queste condutture la si raffredda di molto». Una volta raccolta nelle piccole pozze è sufficiente che la temperatura scenda durante la notte anche a pochi gradi sotto zero perché l´acqua si geli. L´operazione viene ripetuta più e più volte così il ghiaccio si accumula, raggiungendo anche il metro d´altezza. La maggior parte dei ghiacciai costruiti artificialmente sono lunghi in media 200 metri e larghi una quarantina. Il più grande tra quelli creati da Norphel ha una lunghezza di 300 metri, una larghezza di 45 e un´altezza di un metro, che dà acqua anche a un villaggio sottostante.
I vantaggi di questi ghiacciai sono numerosi. «Innanzitutto possono essere costruiti vicino ai campi che necessitano di acqua - afferma l´ingegnere - Poi, proprio perché non sono eccessivamente grandi, si sciolgono più facilmente di un grande ghiacciaio non appena la temperatura sale oltre lo zero durante la tarda primavera. Non alterano in alcun modo l´ambiente e sono rinnovabili anno dopo anno. E la tecnologia per costruirli è semplice e non richiede l´importazione di alcun materiale dall´estero». Inoltre i ghiacciai artificiali può essere mantenuti nel tempo dalla popolazione locale, senza che debbano chiedere aiuto all´esterno. I costi di questa operazione sono inferiori di almeno un quinto (in certe zone anche di un decimo) rispetto a un invaso artificiale con la medesima quantità di acqua liquida. Per l´idea e le realizzazioni dei ghiacciai già costruiti, a Norphel è stato attribuito il Gold Asian Innovation Award.