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 2009  novembre 09 Lunedì calendario

Si moltiplicano le critiche per il progetto di Eni, che intende estrarre petrolio dale sabbie bituminose in Congo

Si moltiplicano le critiche per il progetto di Eni, che intende estrarre petrolio dale sabbie bituminose in Congo. Gli ambientalisti dicono che quel piano mette a rischio una delle più grandi foreste pluviali del mondo. Eni sostiene che il greggio sarà prodotto nella savana, non nelle foreste, ma in un rapporto interno all’azienda, citato in uno studio della Heinrich Böll Foundation, il think tank dei Verdi tedeschi, ci sarebbe scritto che metà delle esplorazioni dovrà essere condotta nelle foreste e in altre ”aree dall’elevata biodiversità”. Il progetto congolese di Eni prevede, per la prima volta, di estrarre petrolio dalle sabbie bituminose lontano dal Canada, dove le riserve di questo tipo di greggio ammontano a 174 miliardi di barili. Gli ambientalisti dicono anche che questa tecnologia estrattiva è la più inquinante: per estrarre un barile di petrolio dalle sabbie bituminose si produce almeno il triplo di diossido di carbonio rispetto a quello necessario per ricavare un barile di greggio convenzionale.