Il Sole-24 Ore 7/11/2009;, 7 novembre 2009
IL LUOGO E I PROTAGONISTI - L’AUTORE DELLA STRAGE
Il maggiore Nidal Malik Hasan, 39 anni ( a destra ripreso in un negozio la mattina della strage) entrò nell’esercito dopo il liceo contro il volere dei genitori, palestinesi della Cisgiordania residenti in Virginia.
Fu l’esercito a farlo studiare:prima il college al Virginia Tech ( il campus che nel 2007 sarebbe stato teatro di una strage), poi medicina al Center for the Study of Traumatic Stress di Bethesda. Come psichiatra Hasan si si è occupato di reduci affetti da stress post traumatico; gli investigatori ipotizzano che la notizia di dover partire per l’Afghanistan lo abbia destabilizzato. Il grido «Allahè grande», pronunciato secondo alcuni testimoni da Hasan mentre sparava, non fanno escludere però neppure la pista islamica • LA PI GRANDE BASE AMERICANA - La base militare di Fort Hood si trova a Killen, in Texas, a metà strada tra Waco ed Austin, si estende su circa 40 chilometri quadrati ed è la maggiore base militare americana: secondo le informazioni fornite dal Pentagono, attualmente si trovano poco più di 40mila militari e 17mila persone appartenenti alle loro famiglie. Costruita nel 1942 per rispondere alla macchina da guerra nazista, accogliee addestra molti militari in partenza per il fronte afghanoo iracheno: anche per questoè dotata di un centro di medicina mentale specializzato nel trattamento e nella cura dello stress post traumatico da combattimento (Ptsd, che colpisce circa il 30% dei soldati secondo il Pentagono). I numeri della base, del resto, ne evidenziano la necessità: dal 2003, data di inizio della guerra in Iraq, a Fort Hood si sono contati ben 75 suicidi di reduci dal fronte; solo nel 2009 ce ne sono stati dieci • LA POLIZIOTTA EROINA - Appena il suo nome è stato reso noto, Kimberley Munley ( nella foto a destra), la donna ufficiale della polizia militare che ha fermato il massacro di Fort Hood è diventata un’eroina del web.Sono già nati due gruppi di suoi ammiratori su Facebook, con auguri e notizie aggiornate sulla salute della donna, rimasta ferita mentre apriva il fuoco contro il maggiore Nidal Malik Hassan, colpendolo quattro volte. La Munley ha fermato Hasan, tre minuti dopo che era stato lanciato l’allarme.
Così la donna si descrive su Twitter: «Ho una bella vita, una vita difficile ma tutte le sere vado a letto e dormo in pace sapendo che forse ho fatto la differenza nella vita di qualcun altro».