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 2009  novembre 07 Sabato calendario

Lezioni di sesso per i giovani inglesi - Educazione sessuale, come materia "obbligatoria", in tutte le scuole del Regno Unito

Lezioni di sesso per i giovani inglesi - Educazione sessuale, come materia "obbligatoria", in tutte le scuole del Regno Unito. Lo ha deciso il ministro dell´Istruzione britannico, Ed Balls, suscitando immediate proteste da parte di associazioni di genitori e gruppi religiosi di diverse fedi. Il ministro ha annunciato che corsi diretti a insegnare l´abc del sesso, i metodi contraccettivi, i pericoli delle malattie veneree e dell´Aids, la necessità e le modalità del "sesso protetto", come e quando effettuare un aborto, oltre che informazioni sui problemi causati dall´uso di droghe e alcol, verranno lanciati a partire dal prossimo anno scolastico. Le lezioni cominceranno a partire dagli alunni di cinque anni, che in questo Paese frequentano il primo anno di scuola elementare. Fino ai 14 anni, i corsi avranno carattere facoltativo, concedendo ai genitori la possibilità di chiedere che i figli siano dispensati da questo genere di lezioni, che avranno carattere periodico di una o più ore alla settimana. Tuttavia, a partire dal compimento di quindici anni, gli studenti avranno l´obbligo di frequentare i corsi di educazione sessuale, pena l´espulsione dalla scuola. Secondo le leggi attuali, i genitori hanno il diritto di ritirare i ragazzi dalle lezioni di educazione sessuale fino all´età di 19 anni. Ma, spiega Balls, è solo «una ristretta minoranza» a prendere questa decisione. La decisione del ministro inglese ha sollevato proteste da parte di alcune associazioni di genitori che accusano il governo di violare il loro diritto di allevare i figli come preferiscono in campo sessuale e di decidere autonomamente a che età è giusto iniziare a parlare loro di questo argomento. Proteste sono arrivate anche da parte di alcuni gruppi religiosi. Il ministero dell´Istruzione risponde con due tipi di argomentazioni. Da un lato si fa notare che la Gran Bretagna è il Paese europeo con il più alto numero di gravidanze minorili non desiderate, che si concludono generalmente in aborti, pesando sul budget della sanità pubblica. D´altro canto, per rispondere alle obiezioni a carattere religioso, il governo afferma che l´insegnamento dell´educazione sessuale può tenere conto dei precetti delle varie fedi. «Si può insegnare l´importanza del matrimonio - viene precisato -. Si può insegnare che non è bene, in determinate circostanze o comunità, avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Quello che non si può fare è negare ai giovani ogni tipo di informazioni sui contraccettivi e sulle conseguenze del sesso non protetto».