Marinella Venegoni, La Stampa 7/11/2009, 7 novembre 2009
Caro Robbie, lei è cattolico e nel singolo «Bodies» canta proprio di religione. E’ anche praticante? «Sono stato allevato da cattolico, con i miei bravi sensi di colpa
Caro Robbie, lei è cattolico e nel singolo «Bodies» canta proprio di religione. E’ anche praticante? «Sono stato allevato da cattolico, con i miei bravi sensi di colpa. Ma un giorno a casa a Los Angeles guardavo un documentario che rivelava come templi e simboli cristiani fossero appartenuti prima ad altre religioni. Mi è nato questo pezzo, l’ho messo nel disco perché è piaciuto ad Ayda, la mia fidanzata. Sono un cattolico un po’ così, non vado più a Messa, certo che in tempi difficili Dio può tornare comodo. Quando sono felice penso che non ci sia, da infelice dico: non si sa mai...». [...] Una delle voci più insistenti, è il suo ritorno nei Take That. «Già, su questo mi massacrano. Diciamo così: mi piace il pop, e cerco sempre l’album impossibile. I Take That hanno fatto un disco facile e onesto, che mi è piaciuto: fanno una vita brillante, loro. Sono una gang. E io ero con loro, e ora sono solo. Diciamo che quel che mi interessa è la gang». Lei è contento della sua vita, comunque? «Ci sono lavori duri, c’è gente che non mangia. Mentalmente trovo difficile questo mio mestiere, anche se sono orgoglioso dei quasi 60 milioni di album venduti. Però, se guardi nell’abisso, poi l’abisso guarda te. Mi diverto con la mia fidanzata, ma è una vita vuota a pensarci bene. La gente poi, nel nostro ambiente, si prende troppo sul serio, dovrei farlo anch’io, ma sono solo canzoni. Ora la recessione manda tutti nel panico: e cercano di afferrare tutto, prima che tutto scompaia». Come sarà, la vita d’artista quando i dischi scompariranno? «Mio padre faceva l’entertainer, si è ritirato dopo il mio successo ma non gli manca nulla. Non sono un uomo ambizioso, voglio solamente tornare a Los Angeles dai miei cani. E poi sì, è vero, potrei sempre tornare in tour: dicono tutti che si ritirano ma poi non lo fanno, perché sennò non sanno cosa fare».