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 2009  novembre 07 Sabato calendario

PAUSINI, UNA VOCE DA 100 MILIONI

Insieme ad Andrea Bocelli ed Eros Ramazzotti, Laura Pausini è una delle pochissime pop star italiane globali. Da quando, nel 1993, a soli 18 anni, vinse il Festival di Sanremo, ha venduto 40 milioni di dischi nel mondo e can-tato, oltre che in italiano, in inglese, francese, portoghese e spagnolo, la lingua che l’ha portata, giovedì sera, a vincere il quarto Grammy (gli Oscar della musica) della sua carriera, nella categoria " Best Female Album" con il cd Primavera Anticipada. In Italia il disco, Primavera in anticipo,
è stato il più venduto per più di due mesi,anche grazie all’ennesimo "duetto eccellente", quello con James Blunt, nella canzone che dà il titolo al cd.
Attorno a Laura Pausini si muove un piccolo grande impero: «Oltre alla parte discografica, ci sono i tour e il merchandising», spiega Enzo Mazza, presidente della Fimi, la federazione musicale italiana. «Per i concerti, Laura è legata a LiveNation mentre il merchandising è gestito da una società familiare ». LiveNation è uno dei colossi mondiali dell’entertainment, quotato alla borsa di New York e con un fatturato annuale vicino ai 5 miliardi di euro. Il tour mondiale del 2009 della Pausiniè partito il 5 marzo da Torino e ha poi attraversato l’Europa,gli Stati Uniti e il Sud America, dove le ultime venti date, preludio della cerimonia dei Grammy, hanno fatto registrare il tutto esaurito.
«In mezzo a tutto questo c’è stato il concerto di sole donne organizzato a giugno a San Siro da Laura per raccogliere fondi per l’Abruzzo», ricorda Mazza. «Oltre al successo economico, un milione di euro raccolti, l’evento ha contribuito a dare di Laura l’immagine di un’artista matura, in grado di riunire intorno a sé, con carisma e ostinazione, molti altri cantanti e personaggi, per una giusta causa».
Ma quanto valgono, per la cantante, i milioni di copie vendute dei suoi album? Oggi il prezzo medio di un cd è di 20 euro, tolte l’Iva, l’imposta Siae, il ricarico del commerciante e i costi di produzione, si arriva a circa 9 euro, il 25% circa dei quali sono diritti per l’artista: per ogni cd alla cantante spetterebbero quindi 2,25 euro. Primavera in anticipo ha venduto in Italia 700mila copie, 1,7 milioni circa nel mondo, paria un guadagno di 3,825 milioni di euro. A cui si devono aggiungere gli introiti del merchandising (vicini al milione di euro l’anno, compresi i dvd) e i compensi per esibizioni speciali. Considerando che in totale la cantante ha finora venduto 40 milioni di copie, se le avesse vendute tutte con l’attuale percentuale di diritti e con l’attuale prezzo,per l’impero Pausini si potrebbe stimare un valore di circa 100 milioni.
Più difficile da calcolare il giro d’affari dei concerti: la Pausini fa il tutto esaurito ovunque, ma solo una piccola parte degli incassi al botteghino finisce nelle tasche degli artisti. Non essendo ancora disponibili i dati del 2009 e visto che nel 2008 la Pausini non andò in tour, si può far riferimento ai dati Assomusica sul 2007, quando il concerto di San Siro registrò ”sotto la pioggia ”il settimo incasso della stagione (nelle prime sei posizioni c’era Vasco Rossi,all’ottavo i Rolling Stones). Gli spettatori paganti furono 68mila, per un incasso vicino ai 3 milioni di euro, che stabilì l’ennesimo primato: la Pausini è stata la prima cantante italiana a riempire lo stadio milanese. Il 2009 potrebbe essere l’anno record per le entrate della cantante. Forse anche per questo, in un’intervista rilasciata al settimanale A, ha detto di volersi fermare, a partire da gennaio 2010, per due anni, per dedicarsi alla famiglia. Il meritato riposo della guerriera romagnola.