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 2009  novembre 05 Giovedì calendario

"Sequestrato da quei due mi impedirono anche di rimettermi i pantaloni"- Le due versioni dell´ex governatore I verbali ROMA - Piero Marrazzo depone due volte sui fatti della mattina del 3 luglio in via Gradoli 96

"Sequestrato da quei due mi impedirono anche di rimettermi i pantaloni"- Le due versioni dell´ex governatore I verbali ROMA - Piero Marrazzo depone due volte sui fatti della mattina del 3 luglio in via Gradoli 96. Le due testimonianze, messe allo specchio, svelano una "verità" che si aggiusta su alcuni dettagli cruciali - la cocaina e il denaro - così come su altri, solo apparentemente minori. Ecco dunque le due deposizioni a confronto, per come documentate nei verbali del 21 ottobre e del 2 novembre . "IO E NATAL" «Ho deciso di avere un incontro sessuale con una persona da me incontrata per strada qualche tempo prima e di cui avevo il cellulare, di nome Natalie (così negli atti figura il nome di Natalì). (…) Ero già stato nell´appartamento di questa persona la prima volta che l´avevo incontrata».( 21 ottobre) «Conoscevo da qualche tempo Natalie ed ero stato con lei in qualche altra occasione. Ma non più di due, tre volte dal gennaio di quest´anno. Non so dire con precisione da quanto tempo la conosco (…). Non ricordo se le ho dato degli assegni per pagare le sue prestazioni. Assegni poi restituitimi in cambio di contanti (…). Non so se Natalie nel 2009 abbia trascorso qualche tempo in Brasile. Infatti, essendo i miei rapporti del tutto sporadici e occasionali non potevo assolutamente conoscere tutti i suoi spostamenti».(2 novembre). In un´intervista a "Novella 2000", Natalì colloca nel 2001 l´inizio della sua frequentazione con l´ex governatore. IL DENARO SUL TAVOLINO «Ho deposto parte della somma concordata per l´incontro su un tavolinetto in una delle due stanze. La somma per l´incontro era di 5 mila euro. Mi sembra di aver lasciato sul tavolinetto la somma di 3 mila euro, conservando il resto (2 mila euro) nel mio portafoglio». ( 21 ottobre) «Preciso che la somma che avevo nel portafogli era di soli 3 mila euro. Mille euro li ho appoggiati su un tavolinetto e gli altri 2 mila erano rimasti nel mio portafoglio. Non dovevo consegnarli a Natalie (…) Mi sono confuso sulla somma, perché ricordavo che il giorno precedente avevo prelevato dal mio conto corrente 5 mila euro. Mi era rimasta la somma di 3 mila euro dopo avere effettuato alcuni pagamenti per esigenze familiari per un importo di circa 2 mila euro».(2 novembre) LA COCAINA «Su un tavolinetto di una delle due stanze mi accorsi a un certo punto che vi era della polvere bianca che ritengo fosse cocaina ma io non ne ho fatto uso. (…) Vedo nel video una mia tessera messa su un piatto con della polvere bianca. Non ho messo io tale tessera in quel piatto. Penso sia stata messa dai due sedicenti carabinieri cui avevo consegnato i documenti. Ho notato la polvere bianca solo durante la permanenza dei due uomini (i carabinieri ndr.) nell´appartamento. Posso avanzare l´ipotesi che siano stati loro a mettere la polvere bianca sul tavolino. Quando sono uscito dall´appartamento non l´ho più vista».( 21 ottobre) «Mi è capitato sporadicamente di aver consumato cocaina solo durante questa tipologia di incontri (incontri con trans - ndr.) (…). Ribadisco che quando sono entrato in casa di Natalie, non ho visto alcun piatto di cocaina. Ho visto invece la cocaina nel piatto solo dopo l´irruzione dei due carabinieri e non ho visto chi ha collocato il piatto con la cocaina».(2 novembre) I DUE CARABINIERI-LA RAPINA LE MINACCE «Entrato nell´appartamento, mi sono parzialmente spogliato. Natalie si spogliò quasi completamente e iniziammo il nostro incontro senza consumare per altro nessun rapporto. Improvvisamente suonò il campanello di ingresso. Entrarono due uomini in borghese. Dissero di essere carabinieri anche se non mostrarono alcuna tessera. Il loro atteggiamento era estremamente arrogante e la situazione in cui mi trovavo mi faceva sentire un forte stato di soggezione e di paura. I due uomini mi chiesero di dare loro il portafoglio con i documenti. Loro andarono nell´altra stanza. I due uomini tennero separati me da Natalie. Ciascuno in una stanza diversa. Ad un certo punto, l´uomo più alto mi chiese di consegnare loro molti soldi. Di andarli a prendere. (…) Proposi di consegnargli degli assegni (3 per 20 mila euro ndr.). (…) Non vi furono esplicite minacce verbali, ma mi si fece intendere che se non avessi pagato sarebbero stati guai». ( 21 ottobre) «Ribadisco che entrarono solo due persone, che mi trattarono con estrema durezza e con violenza. Mi spinsero in un angolo, impedendomi di tirare su i pantaloni che mi stavo levando e che fui costretto ad appendere. In tal modo, per il mio abbigliamento, mi trovavo in uno stato psicologico di inferiorità e umiliazione. Inoltre in più occasioni vennero a contatto con me quasi a volermi intimidire, come per farmi capire che erano armati. Sono stato costretto a stare nella stanza da letto e solo in un´occasione mi sono affacciato sulla soglia e ho potuto vedere con chiarezza che vi erano solo due persone con Natalie. Mi sentivo come se fossi sequestrato. Natalie, invece, mi è sembrato per qualche tempo collocata fuori dal balcone. (…) Successivamente, la somma di 2 mila euro contenuta nel portafogli è stata sottratta dai carabinieri».(2 novembre) GLI INCONTRI CON BRENDA IL SECONDO VIDEO E LE FOTO Gli inquirenti accertano una circostanza taciuta dall´ex governatore nel primo verbale: i suoi rapporti con un secondo transessuale, Brenda, che a suo dire avrebbe custodito per un certo periodo delle foto e un video di incontri con Marrazzo precedenti il 3 luglio. ( 21 ottobre) «Ho avuto incontri con un certo Blenda (così viene erroneamente trascritto il nome del trans Brenda ndr.). Nome che ho letto in questi giorni sui giornali e che mi sembra di ricordare. Nell´occasione di un incontro con Blenda ricordo che è passato anche un altro trans di cui non rammento il nome (il riferimento è a tale Michelle, a tutt´oggi irrintracciabile - ndr). Mi sembra di aver avuto due soli incontri con Blenda (…). Non sono a conoscenza di video o foto scattate da Blenda in occasione di questi incontri. Ma il mio stato confusionale negli stessi, dovuto all´assunzione occasionale di cocaina, non mi mette in condizioni di saperlo (…). Né Blenda, né Natalie, mi hanno mai chiesto del denaro o ricattato in relazione a foto o video che mi ritraevano».(2 novembre) LA VISITA DI NATAL IN CASA DEL GOVERNATORE «Quando uscii dall´appartamento, non vedevo l´ora di allontanarmi e dimenticare tutto».( 21 ottobre) «Non ricordo dove sono andato una volta uscito il 3 luglio dall´appartamento di Natalie per il mio forte stato di stress. Mi riservo di comunicarlo qualora lo ricordassi (…). Mi trovavo in uno stato confusionale e non ricordo se ho successivamente telefonato a Natalie per chiederle di raggiungermi a casa». (2 novembre)