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 2009  novembre 01 Domenica calendario

LA REPLICA DI D’AVANZO E I NOSTRI DUBBI


Caro Belpietro, ti ringrazio per le domande. Mi consentono di chiarire circostanze chè gli ingenui potrebbero confondere. Non ho mai visto alcun video. Il 25 settembre ho ricevuto anch’io, come altri, un sms che raccontava di «un filmatino con Marrazzo che sniffa con due trans».
Come è ovvio, cercai di saperne di più. Mi fu detto: «Vedrai lo butteranno su in internet, magari in qualche sito minore, denunciato all’estero, nessun giornale può pubblicarlo». Esplicitamente, via sms, il mio interlocutore fece riferimento a un rifiuto tuo e di Vittorio Feltri.
Pensai: se due professionisti come Feltri e Belpietro non degnano di attenzione quel video, deve essere proprio inattendibile robaccia, e così lasciai perdere.
Ti sono grato per l’ospitalità e ti auguro buon lavoro.

Caro D’Avanzo, non ho mai scritto che tu hai visto il video, ma che una volta ricevuto un sms in cui ti si informava dell’esistenza di «un filmatino con Marrazzo che sniffa con due trans» ti sei disinteressato della cosa, tradendo la tua fama di segugio che ti sei costruito dopo anni passati all’inseguimento di Berlusconi ogni volta che ne fiuti l’odore. Del resto tu stesso confermi di non esserti applicato sulla notizia che riguardava Marrazzo. Dici che lo hai fatto perché avesti notizia che io e Feltri l’avevamo scartata, ma per quanto mi riguarda confondi le date. Il 25 settembre, quando venni a conoscenza dell’sms inviato a un redattore di Libero, cercai subito di saperne di più ma solo il 12 ottobre riuscii a vedere il video. Fino ad allora dunque non potevo né rifiutarlo né accettarlo. Quando poi lo vidi cercai di appurarne la provenienza e l’autenticità come ho raccontato su Libero.
Tu invece che hai fatto tra il 25 settembre e il 19 ottobre, quando scattano gli arresti e la storia diviene pubblica? Nulla, come risulta evidente dalla tua lettera. Se ti fossi impegnato come ti riesce naturale per il Cavaliere, avresti avuto la possibilità di fare uno scoop, di raccontare i pasticci in cui era finito il governatore, ricostruendo un’estorsione a sfondo politico e sessuale. Invece ti sei distratto. E allora ti rifaccio le domande. Perché hai chiuso gli occhi? Forse che un governatore con un trans vale meno di un presidente del consiglio a una festa di compleanno? Oppure un Marrazzo in mutande tra viado e cocaina non conta quanto un Berlusconi tra belle ragazze? C’è una lista, di istituzioni esentate da articoli a luci rosse e un’altra invece per cui gli articoli hard sono obbligatori? Oppure sei amico di Marrazzo, di sua moglie, di sua zia o della cugina di settimo grado? Hai mai conosciuto il governatore (se sì, specificare quando), la moglie, la zia o la cugina? Cosa rende poco interessante la vita di privata di un presidente di regione e tremendamente pruriginosa quella di un premier? Il colore politico? L’appartenenza a un partito? Oppure esiste una legge della «Repubblica», quella rossa intendo, che vieta di occuparsi di chi sta a sinistra e obbliga a azzannare chi milita a destra?
Ti sarò grato se vorrai rispondere. Buon lavoro.
Maurizio Belpietro