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 2009  novembre 05 Giovedì calendario

MORTO PELLE, IL SUPERBOSS DELLA ”NDRANGHETA

In carcere ci è rimasto poco meno di cinque mesi, poi le sue già precarie condizioni di salute si sono aggravate e ieri è morto nell’ospedale di Locri, ponendo così la parola «fine» su un pezzo di storia della ”ndrangheta.
Perchè Antonio Pelle, 77 anni, detto «’Ntoni gambazza», deceduto per cause naturali, per gli inquirenti, rappresentava veramente un pezzo di storia della criminalità organizzata calabrese. Quando fu arrestato, il 12 giugno scorso, dopo una latitanza durata 9 anni, il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, non esitò a dire che il nome di Pelle «significa ”ndrangheta in Calabria e anche fuori, è uno dei capi storici dell’organizzazione. Con lui risaliamo alle vicende più antiche». Pelle era stato scarcerato martedì e portato ai domiciliari nella sua abitazione di Bovalino. Che le sue condizioni di salute non fossero buone lo sapevano anche gli investigatori.
Tant’è che quando i carabinieri del Ros misero fine alla sua latitanza, lo bloccarono in una stanza dell’ospedale di Polistena dove si era sottoposto ad intervento per un’ernia strozzata. « tutto finito», disse allora. Sul suo capo pendevano vari provvedimenti restrittivi: uno per una condanna a 16 anni di reclusione per sequestro di persona, traffico di sostanze stupefacenti ed associazione mafiosa, scontata solo in parte, e altri per associazione mafiosa finalizzata al traffico internazionale di armi, sostanze stupefacenti ed altro. Il suo nome era stato inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi d’Italia e da dal 18 settembre 2007 le sue ricerche erano state diramate anche in campo internazionale. Temuto e rispettato dagli ambienti criminali, non solo calabresi, «gambazza», era un leader indiscusso della ”ndrangheta grazie anche al suo equilibrio che lo aveva portato spesso a cercare la pace piuttosto che la guerra. Un ruolo che aveva tentato di rivestire anche per porre fine alla faida di San Luca che ha insanguinato per anni le strade del paesino preaspromontano fino ad arrivare alla strage di Duisburg del Ferragosto 2007 con la morte di sei persone. Ed è anche in considerazione del suo «prestigio» criminale, che il questore di Reggio Calabria, ha disposto che i funerali di Pelle si svolgano in forma privata, con i soli parenti.