Eugenio Montesano, http://vocearancio.ingdirect.it/, 5 novembre 2009
MICROSOFT 7 PER VOCE ARANCIO
Le 7 vite del colosso Microsoft -
Finisce l’era Vista. In casa Microsoft arriva 7, un nuovo sistema operativo più leggero, pratico e veloce. La Apple si prepara al contrattacco e dice: «Con 7 venderemo più Mac» -
«7 è tutto ciò che Vista sarebbe dovuto essere. Con due anni e mezzo di ritardo» (Stephen Baker, analista dell’NPD Group di New York).
Windows 7, il nuovo sistema operativo di Microsoft in uscita giovedì 22 ottobre sul mercato italiano, è stato progettato per essere un aggiornamento di Vista, il suo predecessore. A differenza di quest’ultimo è anche compatibile con tutto ciò che gira su XP (il sistema operativo creato da Microsoft nel 2001, tutt’ora il più diffuso al mondo).
Nomi provvisori valutati prima del definitivo 7: Blackcomb, Vienna, Seven, Sette.
La prima novità rilevabile è all’accensione: il tempo di boot (necessario ad avviare il sistema) è di 15 secondi. A Vista ne servono 30.
La filosofia - cambiata la logica alla base del sistema operativo: stavolta Microsoft ha tolto più che aggiunto: i menu e le finestre sono stati alleggeriti delle opzioni che rallentavano il sistema. Alcune caratteristiche - una tra tutte, la barra dei gadget - sono state cancellate, altre sono state rese più leggere. Ad esempio, il controllo dell’account utente che, anche solo per cambiare l’orario del sistema, costringeva a confermare noiose finestre di dialogo.
Le prestazioni - I programmatori Microsoft hanno reso il sistema operativo non tanto più veloce, quanto più reattivo alle operazioni degli utenti. Le finestre si aprono più velocemente, il caricamento dei software è immediato e i file si copiano con più fluidità. Anche l’inserimento delle penne Usb risulta più veloce.
La compatibilità - 7 consuma meno memoria di Vista e per questo può essere utilizzato nelle sue versioni complete anche sui piccoli ed economici Netbook da 1 GB di memoria. Su questi pc compatti però le prestazioni non saranno migliori di quelle di Windows XP: a parità di hardware il vecchio sistema operativo risulta ancora più veloce.
La grafica - I pochi effetti speciali che distinguono 7 da Vista sono da rintracciare in alcune nuove funzioni Aero (il nome dell’interfaccia grafica). Aero snaps, per affiancare due finestre con un click. L’effetto Panoramica (Peek), che permette di rendere trasparenti le finestre aperte e vedere direttamente il desktop. Aero Shake, invece, permette di ridurre ad icona tutte le finestre semplicemente scuotendo la finestra con il mouse.
I nuovi programmi - Non sono molti i nuovi programmi introdotti, alcuni però hanno subito importanti aggiornamenti: Media Player (alla dodicesima versione) può leggere file in Divx senza bisogno di programmi esterni; la calcolatrice si è arricchita di nuovi layout (per programmatori e per statistiche) e di nuove funzioni di conversione; Paint e Wordpad, i programmi di base per la modifica di immagini e testo, hanno l’interfaccia a nastro introdotta da Microsoft con Office 2007. Nuovo, ma disponibile solo nelle versioni Professional, Enterprise e Ultimate, è il programma che attiva la modalità Windows XP, in grado di simulare l’ambiente del vecchio sistema operativo.
7 aggiunge ai giochi classici delle versioni online di Spades, Backgammon e Dama.
Gli analisti del Gartner Group di Stamford (Usa) hanno pubblicato uno studio sulle aspettative dei consumatori per Windows 7, stabilendo che circa l’83% degli utenti intervistati non ha mai effettuato il passaggio da XP a Vista.
Il desktop di Windows 7Nell’ultimo anno, dopo l’uscita di scena di Bill Gates (fondatore ed ex presidente) e complice la recessione, Microsoft ha registrato il primo calo di fatturato a 34 anni dalla sua fondazione (da 60 a 58 miliardi di dollari) e il primo taglio di personale (5000 dipendenti in meno).
Gates, figlio di un avvocato di Seattle, nel 1974, a 19 anni, insieme al compagno di classe Paul Allen scrisse un programma per il computer Altair. Nel 1975 i due fondarono la MicroSoft (all’epoca con la S maiuscola), che nell’84 cominciò a progettare Windows, destinato a rendere più semplice l’uso di MsDos grazie all’introduzione di icone. Nel ”91 La Federal Trade Commission aprì la prima inchiesta preliminare per capire se Microsoft monopolizzava il mercato dei sistemi operativi.
In un’intervista rilasciata al Telegraph l’amministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer, ha ammesso le difficoltà incontrate nel sostituire Windows XP: «Abbiamo ricevuto un’accoglienza controversa quando Vista fu lanciato, principalmente perché la decisione in sede progettuale fu di migliorare la sicurezza a scapito della compatibilità. Questo ci ha fatto perdere terreno, e non credo che abbiamo mai recuperato da allora».
Ballmer però è fiducioso: «Il calo di vendite causato da Vista potrebbe consentire un rialzo della quota di mercato grazie all’introduzione di 7, che arriverà in un mercato in cui ci sono ancora moltissimi utenti di XP in attesa di un sistema operativo moderno e affidabile verso cui poter migrare».
Nel 2001 l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga spedì un fax alla Microsoft: «Caro Mister Gates, ho fatto installare il suo nuovo sistema operativo Windows XP e due giorni dopo è entrato in tilt». Immediata la risposta della ditta americana, che provvide a reinstallare il sistema (dopo solo due ore il pc ricominciò a funzionare) e a scusarsi con l’interessato.
Secondo uno studio del Gartner Group sul bacino di utenza business (le aziende), il passaggio a Windows 7 non è del tutto inevitabile. stato stimato che, in media, servirà almeno un anno di tempo ai tecnici interni, ai rivenditori e ai centri di supporto privati per potersi formare e utilizzare il nuovo sistema al massimo del suo potenziale. Per questo, Microsoft ha esteso il supporto (a pagamento) a XP fino al 2014.
Il 21% degli utenti ha pianificato il passaggio a Windows 7 nella prima metà del 2010, il 30% nella seconda metà del 2010, un altro 23% nella prima metà del 2011 e il 20% più tardi (solo il 6% passerà a Seven entro il 2009).
Tutti coloro che tra giugno e ottobre avranno acquistato un computer con Windows Vista pre-installato, riceveranno gratuitamente (a meno delle spese di spedizione del disco) una copia originale di Windows 7.
La versione a pagamento di 7 è invece disponibile in tre edizioni differenti: Home Premium per gli utenti domestici, Professional per gli utenti aziendali e Ultimate, la più completa delle tre. Ci sono anche altre edizioni dedicate a mercati o clienti specifici: Starter, la più leggera, è destinata ai netbook, Home basic è destinata a mercati emergenti mentre la Enterprise, identica alla Ultimate, viene venduta ad aziende attraverso canali commerciali dedicati.
Sul sito di Microsoft è disponibile una tabella per confrontare le funzionalità. I prezzi consigliati: 209 euro per la versione Home Premium (129 l’aggiornamento), 329 euro per la Professional (299 l’aggiornamento), 339 euro per la Ultimate (319 l’aggiornamento).
Le versioni di aggiornamento sono acquistabili solo da chi ha una versione originale di Windows Vista o Windows XP.
I prezzi, seppur inferiori a quelli di Vista al momento della sua uscita, hanno sollevato molte critiche. Chi avesse acquistato, ad esempio, una versione in scatola di Vista Ultimate nel 2006 (599 euro) e lo aggiornasse oggi a Windows 7 Ultimate si troverebbe ad aver speso, per il solo sistema operativo e in poco più di due anni e mezzo, più di 900 euro.
«Dovrebbe essere nei migliori interessi di Ballmer e soci eliminare tutte le tracce di Vista dalle case dei consumatori. Ma 120 dollari per l’aggiornamento base sono tanti, specialmente quando si può acquistare un nuovo pc per circa 300 dollari» (Stephen Baker sui prezzi a fine promozioni).
In Italia Microsoft non ha previsto l’offerta per gli studenti (una copia di aggiornamento di Windows 7 Home Premium o Professional a circa 30 dollari) e per le famiglie (tre copie di aggiornamento di Windows 7 Home Premium per 150 euro), promozioni invece disponibili negli Stati Uniti e in diversi paesi europei (come Germania e Francia).
Sembra che il lancio di nuovi sistemi operativi da parte di Microsoft corrisponda sempre a un periodo di ottime vendite per Apple. La società americana di marketing online Broadpoint AmTech ha pubblicato una statistica che evidenzia un incremento delle vendite dei Mac dopo il lancio di un nuovo software Windows. Come si vede nel grafico, il trend è stato riscontrato in concomitanza del debutto di tutti i sistemi operativi da Windows 98 a Vista. Secondo Brian Croll, vice presidente della Mac OS X worldwide product marketing, Windows 7 sarà una buona occasione per molti utenti per abbandonare definitivamente Windows e passare al Mac: «Gli utenti - ha detto - sono stanchi di Windows e dei mal di testa che provoca». E conclude: «Windows 7? Dopotutto si tratta sempre di Windows».
L’85% degli utenti Mac possiede almeno un altro computer con Windows. quanto è emerso da un sondaggio condotto dall’NPD Group negli Usa. La tendenza è che gli utenti Mac tendono a possedere più computer e più gadget elettronici in genere; il motivo di questo risultato va cercato nel fatto che gli utenti Mac sono più ricchi (oltre il 36% di loro ha entrate superiori ai 100mila dollari, rispetto al 21% della media nazionale).
Walt Mossberg, giornalista del New York Times, ha espresso un’opinione positiva su Windows 7: «L’indiscussa superiorità di Mac OS X non è più così reale, 7 apporta novità che lo rendono migliore in alcune aree. La nuova barra delle applicazioni è decisamente simile al Dock Apple, anzi risulta più naturale e versatile, rappresentandone non una copia, ma un’evoluzione. Per non parlare della gestione delle finestre aperte sul desktop, molto più intuitiva, e di una compatibilità con i dispositivi touch-screen mai vista prima. Resta comunque dietro sotto molti aspetti, in particolare per la grande minoranza di software maligni sviluppati per Mac e per la possibilità di effettuare gli aggiornamenti con semplicità e con un costo minore».
Costo dell’aggiornamento di Mac OS X da Leopard (del 2007, come Vista) a Snow Leopard (uscito il 28 agosto 2009): 29 dollari.
Microsoft regalerà 777 copie di 7. Potenziali destinatari gli abitanti di Zevenhuizen, paese olandese il cui nome significa ”Sette case”.