4 novembre 2009
Enrico Vianelli, 76 anni, e Margherita Netti, 68. Marito e moglie, due figlie, ex elettricista della Fiat lui, pasticcera in pensione lei, avevano filato d’amore e d’accordo finché l’uomo non era stato colto da una depressione che nonostante gli psicofarmaci si faceva sempre più grave, tanto che negli ultimi tempi andava dicendo «sono distrutto, voglio morire» oppure «prima o poi faccio male a qualcuno»
Enrico Vianelli, 76 anni, e Margherita Netti, 68. Marito e moglie, due figlie, ex elettricista della Fiat lui, pasticcera in pensione lei, avevano filato d’amore e d’accordo finché l’uomo non era stato colto da una depressione che nonostante gli psicofarmaci si faceva sempre più grave, tanto che negli ultimi tempi andava dicendo «sono distrutto, voglio morire» oppure «prima o poi faccio male a qualcuno». L’altra notte i coniugi litigarono per ore svegliando con le loro urla mezzo condominio, a un certo punto si chetarono ma verso le 5 ricominciarono a gridare e d’un tratto il Vianelli, afferrato un coltellaccio da cucina, infilò la lama nella pancia della Netti. Un vicino sentendo il baccano chiamò il 118 e andò a vedere cosa stava succedendo, il Vianelli tutto sconvolto lo fece entrare in casa, poi fece entrare pure i medici e quando capì che quelli non potevano rianimare la moglie aprì la portafinestra dell’ingresso dicendo «esco un attimo sul balcone, ho bisogno d’aria» e in pigiama e ciabatte si è buttò di sotto. All’alba di domenica 1 novembre in un appartamento in via Cadorna 36 a Torino.