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 2009  ottobre 23 Venerdì calendario

LA STAGIONE PRECOCE DELLO SCI CORTINA PREPARA LE PISTE


CORTINA D’AMPEZZO (Bel­luno) – Inverno precoce sulle Alpi. Questa settimana le tem­perature sono calate e c’è chi pensa di anticipare la stagione sciistica. A Cortina in quota i «cannoni» da neve sono entra­ti in azione e nel comprenso­rio del Faloria, si conta di apri­re gli impianti già il 13 novem­bre. Quasi un mese prima del classico «ponte dell’Immacola­ta » che abitualmente dà il via alla stagione bianca sull’intero arco alpino. Ma anche notevol­mente prima dell’apertura pre­vista di «Dolomiti Superski», il comprensorio con 1.400 chi­lometri di piste, distribuito tra Veneto e Trentino-Alto Adige fissata al 28 novembre. Dopo il lunghissimo inverno scorso, conclusosi a maggio, l’interval­lo estivo-autunnale senza sci, a meno di clamorose inversio­ni di tendenza meteorologi­che, sarà il più corto che si ri­cordi. A Cortina, se in paese nei giorni scorsi si è passati di colpo dai 20 gradi a temperatu­re abbondantemente sotto al­lo zero, in quota, oltre i 2000 metri si sono raggiunti i -11 gradi, con medie notturne che per una settimana si sono atte­state su -8 gradi. Ieri c’è stata anche una spruzzatina di neve fresca. «In queste notti i canno­ni hanno funzionato a pieno ritmo – dice Enrico Ghezze – presidente dell’Associazio­ne impianti a fune – creando una buona base di neve pro­dotta artificialmente sulle pi­ste. Quella tra Faloria e i Tondi è praticamente già completa. Ora è in atto un rialzo termico e per qualche giorno i cannoni saranno fermi, ma se le cose andranno per il verso giusto il 13 novembre apriamo. Ci so­no già parecchie richieste da parte degli sci club, che così si risparmiano le trasferte sui ghiacciai in Italia e in Austria per far allenare i loro atleti».
I «gatti» sono in azione per distribuire e lavorare i cumuli di neve prodotta. Per chi voles­se calzare gli sci fin da subito in Italia si scia su 25 chilome­tri di piste sul ghiacciaio di Pla­teau Rosa a Cervinia sconfi­nando in Svizzera (anche in pa­ese l’altro ieri sono caduti 15 centimetri di neve). Gli im­pianti sono aperti solo sabato e domenica, ma a partire dal 31 ottobre lo saranno tutti i giorni. Sempre su ghiacciaio si scia in Alto Adige in Val Sena­les (sempre aperto) rinfresca­to dalla nevicata dell’altra not­te, e allo Stelvio (fino al 3 no­vembre, poi gli impianti reste­ranno chiusi). Segni di inverno molto pre­coce anche Oltralpe: a Seefeld, in Tirolo, è già caduto mezzo metro di neve in fondovalle, al punto che sono già aperti 6 chilometri di piste di fondo. Sempre in Austria, a pochi chi­lometri dal Brennero, si scia su abbondante neve fresca sul ghiacciaio della valle di Stu­bai. Così come sul ghiacciaio di Hintertux (150 centimetri di neve fresca) e di Sölden (50 centimetri) e sul ghiacciaio della Kaunertal. In Svizzera gli impianti di risalita dell’Engadi­na quest’anno hanno dato ini­zio alla «stagione bianca» con largo anticipo, ovvero si scia già dal 17 ottobre lungo la pi­sta sul nevaio «la Bella Diavo­lessa », la prima discesa aperta nel canton Grigioni.



Tutto l’anno in discesa -
La stagione dello sci si allunga. Complice qualche precoce spolverata che sembra allontanare lo spauracchio del global warming. Ma grazie soprattutto ai cannoni, che cominciano a far neve appena la colonnina di mercurio precipita sotto lo zero, come è accaduto nei giorni scorsi. La si fa e la si tien lì, capitalizzandola soprattutto sui versanti nord per prepararsi agli sciatori raschiatutto. Ma la stagione non potrà comunque decollare prima della fine di novembre o dei primi di dicembre. E all’inizio ci saranno prevalentemente stranieri, a dispetto dei prezzi stracciati e degli skipass free, perché gli italiani è già molto se tirano fuori gli sci a Sant’Ambrogio. Per le stazioni il vero business verrà però con lo sci di marzo e di aprile. Ogni settimana in più strappata alla primavera è una boccata d’ossigeno, visti i costi di gestione degli impianti e delle piste: enormi investimenti di capitale che devono rientrare in una manciata di giornate. Ma anche allora, quando farà meno freddo e sciare sarà puro piacere, gli italiani latiteranno, già travolti dal tormentone stagionale del tutti al mare. Ci penserà la crisi a correggere le nostre abitudini? Fatta la stagione più lunga, ora bisogna fare gli sciatori.




Legno e bambù Anche lo slalom diventa ecologico -
MODENA – Molte le novità per sciatori e snowboar­der nelle attrezzature e nell’abbigliamento. A Modena, gio­vedì prossimo 29 ottobre, prende il via la 16a edizione di «Skipass», salone del turismo, degli sport invernali e del freestyle. Resterà aperto fino al primo novembre e sono attesi oltre 100 mila visitatori. Tra le novità più curiose fanno la loro prima apparizione gli sci con la deriva nella parte anteriore (Fischer) che tagliano la neve come una barca il mare.
Migliora il galleggiamento in neve fresca ma vanno bene an­che su pista per chi vuol esser «trendy». Si guarda con molta attenzione al rispetto dell’am­biente. Ci sono tavole e sci (Sa­lomon) fatti di bambù, legno e basalto (quest’ultimo ha fibre altamente resistenti alle vibra­zioni). Oppure con «battistra­da » in polietilene riciclato, una sola mano di inchiostro nella se­rigrafia e nessun rivestimento superiore: vale a dire niente pla­stica (Rossignol). Ma la civette­ria femminile viene accontenta­ta, con scarpe da snowboard non più aggressive, ma bordate e foderate internamente di pel­liccia (Head).
Novità nei caschi (Salomon) dotati di una «pompetta» che gonfia aria in una membrana in­terna per meglio adattarsi ad ogni testa. Un nuovo scarpone (Nordica) è stato studiato da ze­ro appositamente per i salti e le evoluzioni della nuova genera­zione di freerider: assicura un perfetto assorbimento degli ur­ti durante gli atterraggi. Il siste­ma di chiusura a tre leve rende la scarpa ultraleggera (circa il 10% in meno di un normale scarpone). I piumini invece si sono «sgonfiati» pur conservan­do il calore. A differenza del procedimento usuale di imbot­titura, che consiste nell’infilare la piuma d’oca nei «tubi» della giacca, Helly Hansen ha realizza­to dei cuscinetti di forma esago­nale in grado di mantenere le proprietà isolanti del piumino, senza aumentare il volume del­le giacche e rendendole partico­larmente impermeabili.
Ai genitori appassionati di sport invernali Salewa offre una collezione di abbigliamen­to con taglie «modulabili». Le giacche e i pantaloni accom­pagneranno la crescita di bambini e ragazzi grazie a un sistema che permette di regolare la lunghezza dei capi fi­no a due taglie oltre la propria.