Annalena Benini, Panorama, 5 novembre pag.50, 4 novembre 2009
SCENDIAMO IN PIAZZA CON I MATTARELLI
ANNALENA BENINI PER PANORAMA, 5 NOVEMBRE 2009, PAG. 50
Vladimir Luxuria, invitata per competenza nel salotto di Bruno Vespa a discutere del povero Marrazzo, si schermiva e diceva che no, non è vero che a così tanti uomini piacciono i trans. Ma sorrideva, consapevole che la svolta trans è arrivata, lucida come le loro labbra, colorata come quelle scarpe con le zeppe, affollata come un film di Pedro Almodóvar. Per rendere la vita a noi ragazze ancora più complicata: essere belle, brave, in carriera, fare figli, non farlo pesare, stare attente alle altre e adesso anche agli altri. Agli omoni con la lametta da barba accanto al mascara che fanno impazzire gli uomini
In questi giorni non si parla d’altro, è ovvio, e in ogni corridoio, davanti a ogni macchinetta del caffè, in ogni supermercato la domanda delle signore è sempre quella: ma perché? Perché noi sempre all’ultimo posto? Cioè prima venivamo dopo il lavoro, dopo la partita, dopo gli amici, dopo la birra e dopo una sbirciata alle gambe di un’altra, adesso ci tocca aspettare anche il turno trans? Dobbiamo competere con le tette di plastica e il vocione? Del resto, è vero, molte belle ragazze fanno di tutto per assomigliare a dei travestiti: raddoppiano labbra, tirano zigomi, aumentano il seno, sollevano gli occhi, assumono quell’aria gonfia e stupefatta che non ha più nemmeno sesso, né maschio né femmina, solo, appunto, un prodotto della chimica, della cultura.
Pare che sia più sexy così. I signori travestiti ammiccano e dicono che non abbiamo idea di quale allegro e festoso viavai ci sia dalle loro parti. Insomma, è un’emergenza. Altro che dignità delle donne offesa da qualche calendario per camionisti, da qualche battutina, da qualche avventuriera. Serve un appello, una rivolta, bisogna andare alla riscossa: scendiamo in piazza, con i mattarelli, a riprenderci gli uomini. Cari trans, con tutto il rispetto: non penserete che, con la fatica fatta fino qua, adesso arrivate voi, vi vestite come noi, vi mettete pure a cucinare e a essere comprensivi (gli psicologi parlano di focolare alternativo) e noi stiamo lì buone a farci declassare? I mattarelli sono per gli stupidi mariti, certo, ma se volete farvi sotto ce n’è abbastanza anche per voi, per cambiarvi un’altra volta i connotati.