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 2009  novembre 05 Giovedì calendario

PIETRANGELO BUTTAFUOCO PER PANORAMA, 5 NOVEMBRE 2009, PAG. 168

Il nostro problema: come trattarle.
Nostalgia dell’amor cortese Guai a vedere la donna solo come persona, per di più debole. E guai agli uomini noiosi.

L’amore, a questo punto, non lo capirebbe neppure Platone. Anche a resuscitare apposta. I maschi non amano più la donna, questo è il danno: non cantano la grazia e l’incanto. E l’ideale di bellezza esteticamente alto è ormai finito raso pelo, se la depilazione è diventata materia di signori uomini, efebi la cui prima emozione è lo specchio.
Quel ritrovare se stessi dei maschi, omoerotici per obbligo di civiltà, è il baratro in cui è stato gettato l’ideale cortese: una tenzone d’amore verso una gentile cui dedicare almeno un gesto maschio, la contemplazione. Il mondo di oggi ha tolto ogni velo alle madonne di Antonello da Messina e s’è privato dello stupore della nuda carne accogliente.
Ma la donna, infine, che potrebbe essere spiegata dall’eros, macchina rigeneratrice del cosmo, deve adeguarsi allo spirito del tempo occidentale e farsi preda del conformismo. Appunto: è diventata una materia per benpensanti, la donna.
Se fosse vangelo quello che si legge nelle rubriche dello specifico femminilista (se fosse vero che gli uomini sono tutti mascalzoni e le donne, al contrario, vittime della strategia sessista), sarebbe bella che esaurita la spinta della vita: tutto sentimentalismo per donnette ridotte a target. Nella migliore delle ipotesi, infatti, le donne sono solo buone per affollare l’audience della televisione postprandiale. E sono casi umani, troppo umani, quando invece la femmina, nel suo splendore, è puro pascolo spirituale.
Al maschio spetta di tornare cavalleresco perché la donna lamenta nell’uomo l’assenza dell’ovvia polarità. Uomini noiosi intorno a una donna sono destinati a mutarsi in mandria di cornuti.
Da quando l’essenza spirituale è stata espunta dal cantare amoroso, la legge di natura è stata cassata ancora prima dei diritti e degli obblighi civili. Ella sen va e deve sentirsi laudare, e perciò basti ammirare Letizia Ortiz e Carla Bruni mentre se ne vanno via per le scale per poterle magnificare, ma è così soverchiante la sovrabbondanza dei generi che del destino occidentale la donna è diventata la prima vittima: presa in trappola in un’insopportabile stagione di mediocrità che l’ha fatta «persona» e «debole» per giunta, quando invece fu creata per essere «gentile» e «onesta». E di «umiltà vestuta», ovvero pudore.
Ecco, provate a salutare una donna al modo musulmano, con una mano al cuore e senza bacetto. Tornerà a risplendere lo stupore.