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 2009  ottobre 31 Sabato calendario

Paletta e Beretta: presto i vigili armati-  partito il conto alla rovescia. Tra meno di un mese, entro il 25 novembre, Roma potrà contare sui primi vigili armati

Paletta e Beretta: presto i vigili armati-  partito il conto alla rovescia. Tra meno di un mese, entro il 25 novembre, Roma potrà contare sui primi vigili armati. «Saranno almeno 200», dichiara a Libero il comandante della Polizia municipale Angelo Giuliani. Dopo le prime visite mediche, difatti, il 28 settembre scorso è partito l’addestramento all’arma presso il Poligono di Montoro della Polizia di Stato a Nettuno: 6 giorni in tutto, dalle 7 del mattino alle 2 del pomeriggio, per gruppi di 50 persone alla volta. Il primo giorno è di sola teoria, nozioni sull’uso dell’arma, insomma; nei 4 giorni successivi si entra nel vivo con i tiri al poligono. I bersagli sono di due tipi: uno a cerchi, l’altro a forma di sagoma e la distanza da cui si spara è di 10 metri; secondo i dati statistici, infatti, i conflitti a fuoco in strada avvengono a questa distanza. Il sesto giorno, infine, c’è la prova di idoneità. A superarla chi raggiunge almeno il 60% del punteggio, ma conta anche l’approccio che l’agente ha con l’arma, la sicurezza con cui la maneggia e la prontezza nel ”carico e scarico”. «Comunque», assicura Stefano Donelli, direttore della Scuola di Formazione del Corpo, «sono risultati idonei quasi tutti». anche le donne Ecco, quindi, che anche la capitale potrà contare sui pizzardoni armati. Con un’arma d’eccellenza: la Beretta modello 85, una delle più sicure, dalla quale è impossibile parta un colpo accidentale (almeno così la pensano gli esperti) e allo stesso tempo potentissima, con un calibro 9x17. Dei primi 200 vigili armati, una buona percentuale sarà costituita da donne; anche se non è dato sapere il numero esatto, secondo indiscrezioni sarà circa il 10%. Ma Donelli ribadisce: « impossibile prevedere il numero di vigilesse armate, in quanto l’addestramento avviene per gruppi di appartenenza e non per genere»; una cosa però è certa: «Anche la donne rispondono positivamente. Al dispetto di quello che si può pensare», continua, «ci sono ragazze molto in gamba nel destreggiare l’arma». A breve, quindi, a garantire la sicurezza dei romani ci saranno anche le vigilesse sceriffo. Si tratta, insomma, di un vero e proprio rinnovamento del Corpo della Polizia municipale avviato il 29 gennaio scorso quando il Consiglio comunale ha approvato il ”Regolamento dell’armamento degli appartenenti al Corpo di Polizia, in possesso della qualità di agente di pubblica sicurezza”. dopo trent’anni Roma, dopo trent’anni, si è così messa alla pari con le altre città italiane. Delibere simili, difatti, sono già in vigore a Torino, Firenze, Milano e Palermo, dove la municipale è dotata di pistola d’ordinanza, ma anche a Napoli, dove i vigili di grado girano con la beretta calibro 7.65. «Gli agenti della Polizia municipale sono i primi custodi della città» ha ribadito il sindaco Alemanno proprio ieri, nel dare il benvenuto ai 278 nuovi vigili urbani. Un altro segnale, questo dell’assunzione, «di serietà da parte dell’amministrazione Alemanno» ha evidenziato Luca Gramazio, vicecapogruppo PdL in consiglio comunale. Ed anche una dimostrazione che «la grande stagione di rinnovamento delle risorse umane capitoline prosegue senza sosta con il duplice obiettivo di rilanciare la macchina amministrativa e di rendere la capitale più sicura e vivibile» ha concluso l’assessore alle Risorse umane, Enrico Cavallari.