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 2009  novembre 03 Martedì calendario

Branson diventa anche banchiere - Il magnate conferma l’interesse per il settore creditizio, dove sbarcherà NEL 2010 - Il boss della Virgin punta agli asset delle grandi banche inglesi nazionalizzate che verranno messi in vendita

Branson diventa anche banchiere - Il magnate conferma l’interesse per il settore creditizio, dove sbarcherà NEL 2010 - Il boss della Virgin punta agli asset delle grandi banche inglesi nazionalizzate che verranno messi in vendita. E se l’operazione avrà successo, l’imprenditore è pronto a entrare anche in Italia - «Stiamo studiando l’ingresso nel settore bancario. Lo sperimenteremo prima sul mercato inglese e se funzionerà lo esporteremo anche in altri Paesi», Italia compresa. Lo ha dichiarato ieri a Milano Richard Branson, creatore dell’impero Virgin, in occasione della presentazione di VirginPoker.it. «Il governo britannico vuole più competizione tra le banche e noi saremo un competitor. Guardiamo alle tre banche che stanno per essere privatizzate e agli asset più appetibili che possano aiutare la nuova banca che creeremo», ha sottolineato riferendosi a Rbs, Loyds e Northern Rock. «Alcune parti di banche che sono state nazionalizzate», ha aggiunto, «verranno vendute a prezzi interessanti». Ma anche se non andasse in porto nessuna acquisizione, l’interesse per il credito resta forte. Maggiori dettagli sull’argomento saranno comunque svelati solo all’inizio del 2010. Virgin bank non è la sola novità per il gruppo di Branson. In particolare, il lancio del portale di giochi online VirginPoker.it è una delle scommesse per il mercato italiano. Le premesse sono positive. «I buoni risultati dopo un mese di attività», ha precisato Simon Burridge, ceo di Virgin Games, «aprono ottime prospettive in Italia ora che l’impegno si fa più consistente. I 300 mila visitatori e gli oltre 8 mila utenti registrati in un solo mese ci fanno intravedere qualcosa di molto speciale all’orizzonte, la possibilità di replicare in Italia il successo già consolidato in Inghilterra». Il portale si differenzia dai concorrenti per la presenza di un programma di fidelizzazione studiato appositamente per il mercato italiano con la possibilità di guadagnare più punti all’aumentare delle giocate. «Credo sia importante offrire agli utenti del nostro portale possibilità di gioco e promozioni che non hanno pari nello scenario italiano del poker online», ha confermato Branson. L’obiettivo della società è raggiungere una quota di mercato del 5% per il primo anno. Sulla posta in gioco, Virgin trattiene il 3% sulla posta in gioco, mentre un altro 3% viene pagato come tassa. Presto il portale verrà lanciato anche in Francia e Spagna. Per quanto riguarda gli altri business, il magnate inglese afferma di aver sentito il peso della crisi, in particolare nel settore aereo. Al contrario, Virgin Active, attiva nei centri fitness, non ha sofferto. «Si vede che le persone, anche se perdono il lavoro, vogliono stare in forma. In Italia non abbiamo conosciuto recessione», ha confermato il miliardario inglese. Branson ha quindi sottolineato che Virgin è molto attenta ai «problemi più scottanti del mondo, tra cui guerre, effetto serra e le patologie più diffuse nel continente africano». Ieri sera si è tenuto il Virgin Games Charity Gala, evento benefico a cui hanno partecipato diversi personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, sfidandosi in un torneo di poker.Scopo della serata è «raccogliere fondi a favore dell’iniziativa legata al terribile terremoto in Abruzzo», ha concluso Branson.