Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  novembre 02 Lunedì calendario

Quanti sono i detenuti in Italia?- Ieri si è uccisa in carcere la terrorista Diana Blefari. Quanti detenuti si uccidono? Secondo le stime di «Ristretti orizzonti», il notiziario quotidiano sul carcere, nei primi cinque mesi del 2009 si è registrato un primato: 28 suicidi

Quanti sono i detenuti in Italia?- Ieri si è uccisa in carcere la terrorista Diana Blefari. Quanti detenuti si uccidono? Secondo le stime di «Ristretti orizzonti», il notiziario quotidiano sul carcere, nei primi cinque mesi del 2009 si è registrato un primato: 28 suicidi. Dodici erano stranieri. Nel 2008 il totale era stato di 48. Quanti sono i detenuti in Italia? Secondo i dati del ministero della Giustizia, al 30 settembre scorso erano 64.595, di cui 40.596 italiani e 23.999 stranieri (ovvero il 37,1%). Esiste un problema sovraffollamento? Sì, di recente il direttore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta ha redatto un «Piano Carceri» che prevede la realizzazione di 17.129 nuovi posti attraverso la costruzione di nuovi istituti di pena o la ristrutturazione e ampliamento di padiglioni già esistenti. Che tipologia ha il detenuto italiano medio? Secondo le statistiche, riferite al 2008, è un uomo (solo il 4,3% della popolazione carceraria è femminile), ha tra i 30 e i 34 anni (il 17,4% del totale), è celibe (il 45,5%), non ha figli (il 63,5%) e ha un diploma di scuola media (il 33,9%). Il detenuto più vecchio d’Italia si trova nel carcere di Avellino, ha 87 anni, ha ucciso il genero quando ne aveva 82. La fine pena è prevista per il 2011. Perché si finisce in carcere? La maggior parte dei criminali è dietro le sbarre perché ha commesso un reato contro il patrimonio (furti, rapine, truffe). Al 31 dicembre 2008 erano detenute per questa causa 27.345 persone. Seguono gli spacciatori (23.505 detenuti), le persone che hanno commesso reati contro la persona come omicidi, reati sessuali e sequestri (19.551), violazione di leggi sulle armi (8.652) e reati contro la pubblica amministrazione (6.151). L’associazione mafiosa è sesta per numero di carcerati con 5.257 reclusi. Chi è dietro le sbarre, sta già scontando una pena? Non è detto. Nel 2008 meno della metà dei detenuti era dentro per una condanna definitiva (26.587 persone, il 45,7%). Più di un carcerato su due, tra persone in attesa di giudizio, appellanti, ricorrenti e in transizione, era imputato. Gli internati, ovvero le persone con squilibri mentali detenuti in ospedali psichiatrici, erano 1639. Quanto si resta in galera? Gli istituti penitenziari si stanno trasformando in strutture «con le porte girevoli». Nel 2008 si sono registrati 92.800 nuovi ingressi. Tra coloro che invece scontano una pena definitiva la maggior parte resterà tra i 3 e i 5 anni (un quinto del totale). Gli ergastolani sono 1408. Esistono altre misure detentive? Sì. Nei primi sei mesi dell’anno, 3568 persone hanno ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali (a questi vanno aggiunti 8191 casi già in carico al 1° gennaio 2009). Si sono registrati 438 nuove semilibertà (1216 i casi già in carico) e 2596 persone avevano ottenuto i domiciliari (4932 quelle già in carico). Che cosa sono i permessi premio? Ai condannati che si sono comportati bene e che non risultano socialmente pericolosi, possono essere concessi permessi premio della durata massima di 15 giorni per coltivare interessi affettivi, culturali e di lavoro. La durata complessiva non può superare i 45 giorni per ogni anno di espiazione. Nel 2008 sono stati concessi 8027 permessi premio. Che cos’è il regime del 41 bis? Viene anche chiamato «carcere duro». Introdotto con la legge 354 del 1975, è un regime particolarmente restrittivo applicabile a chi ha collegamenti con associazioni criminali, terroristiche o eversive. Chi vi è sottoposto può avere al massimo due colloqui al mese solo con familiari e conviventi da svolgersi in locali che impediscono il passaggio di oggetti; i colloqui possono essere registrati; solo dopo i primi sei mesi è introdotto un colloquio mensile telefonico della durata massima di 10 minuti e sempre registrato; le somme e gli oggetti ricevibili dall’esterno sono limitati; la corrispondenza viene controllata; l’ora d’aria è limitata a quattro ore e non può svolgersi in gruppi superiori alle cinque persone. Quanti sono i sottoposti al 41 bis? Nel 2008 sono stati emessi 87 nuovi decreti ministeriali nei confronti di mafiosi. Il totale dei detenuti sottoposti al carcere duro era di 558 persone. Si lavora in carcere? Sì. Al 31 dicembre 2008 c’erano 13.990 detenuti lavoranti (13.174 uomini e 816 donne). La maggior parte (12.165) lavorava alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria, il resto (1825) per altri datori di lavoro.