il Fatto Quotidiano 1/11/2009;, 1 novembre 2009
CONTO ALLA ROVESCIA - •
Il 9 novembre 1989 era iniziato del tutto simile ai giorni precedenti, con una ridda di voci e dubbi su cosa avrebbero deciso le autorità della Germania Est: l’attesa di novità e
la tensione per la situazione di stallo crescevano di ora in ora • Nel primo pomeriggio il regime decide di rendere note nuove procedure per il passaggio del confine, senza però far sapere nulla di preciso • Per le 18 viene indetta una conferenza stampa, nella quale viene data la notizia che
tutti i berlinesi dell’Est avrebbero potuto attraversare il confine con un appropriato
permesso. Inizialmente il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore nei giorni
successivi, dando così il tempo di dare la notizia alle guardie di confine. • Alle 18,53 il corrispondente Ansa da Berlino Est chiede da quando le nuove misure sarebbero entrate in vigore. Schabowski, ministro della Propaganda, cercò inutilmente una risposta nella velina del Politburo e non avendo ricevuto alcuna informazione azzardò: "Per quanto ne so immediatamente". Decine di migliaia di berlinesi dell’Est si precipitarono, inondando i checkpoint e chiedendo di entrare a Berlino Ovest. Fin dalla sera, dopo le 20, le guardie di confine iniziarono a tempestare di telefonate i loro
superiori, senza però ricevere risposte certe e univoche. • Tra le 20 e 30 e le 21 nella Waltersdorfer Chaussee inizia il passaggio dei primi cittadini dall’Est all’Ovest • Verso le 22 e 30 si apre il passaggio della Bornholmer Strasse, considerato fino alle ultime rivelazioni di questi giorni il primo varco nel Muro