Maria R. Calderoni, Liberazione 31/10/2009, 31 ottobre 2009
Su Mariastella Gelmini: «La Gelmini non è appariscente e non ci tiene ad esserlo, " sempre stata così - dicono quelli che l’hanno conosciuta da piccola, per esempio il suo professore dell’Arici, il liceo privato di Brescia dove ha studiato - una ragazza tranquilla, anche troppo"
Su Mariastella Gelmini: «La Gelmini non è appariscente e non ci tiene ad esserlo, " sempre stata così - dicono quelli che l’hanno conosciuta da piccola, per esempio il suo professore dell’Arici, il liceo privato di Brescia dove ha studiato - una ragazza tranquilla, anche troppo".- E neanche troppo brillante, ma secchiona, determinata, ostinata. Si diploma con un 55 sessantesimi per niente male, si laurea e, quanto a politica, ha già fatto la sua scelta, Forza Italia subito». Curriculuma: a Desenzano, dove la sua famiglia si è trasferita, candidata al Comune prende più voti di tutti (1998), eletta presidente del Consiglio comunale, poi con delibera n. 33 del 31 marzo 2000 passa la mozione di sfiducia per «manifesta incapacità ed improduttività politica e amministrativa» che viene approvata con pubblicazione e determina l’elezione di un nuovo presidente. Nel 2002 è assessore provinciale a Brescia, nel 2004 assessore all’Agricoltura, nel 2005 consigliere alla Regione Lombardia, nel 2006 deputato, riconfermata nel 2008, anno in cui diventa ministro. cresciuta in una cascina della campagna di lombarda, a Milzano, dove il padre, piccolo imprenditore agricolo, è stato sindaco per la Dc, mamma maestra, sorella maggiore maestra, due fratelli coprifuoco («mia madre era severa, divieto di uscire la sera»), primo bacio a 15 anni. Di sé: «Non sono una bellezza ma nel complesso mi trovo gradevole». Mai la minigonna, sempre occhiali da vista colorati, anche viola, 270 mila contatti su YouTube, scarsa confidenza ai giornalisti.