Giovanna Zucconi, La Stampa 31/10/2009, 31 ottobre 2009
Lella Costa imparò a leggere da sola, in un’estate passata dalla nonna materna, proprietaria dell’unica tipografia e cartoliberera a Costigliole d’Asti
Lella Costa imparò a leggere da sola, in un’estate passata dalla nonna materna, proprietaria dell’unica tipografia e cartoliberera a Costigliole d’Asti. Decifrò Il Monello (giornalino a fumetti) e la storia "Piccola Eva occhio di lince". Ha dato tutti gli esami in Lettere moderne senza mai laurearsi (ma ha una bella pila di tesi su di lei: "Valgono?") «In ogni suo spettacolo, cioè in ogni suo testo, è nascosto qualche verso di Eliot. «"Del Canto d’amore di J.Alfred Prufrock, che dei Poems è il mio preferito" «I critici rintracciano le citazioni? «"Figuriamoci"».