Michele Serra, la Repubblica 31/10/2009, 31 ottobre 2009
CORSIVI
Una lettura frettolosa dei titoli di giornale (e soprattutto dei titoli di telegiornale) induceva a pensare, ieri, che potessero nascere bambini "senza genitori". Classica tappa inquietante di una scriteriata escalation biotech. Bastava poi leggere un paio di articoli per capire che non è proprio così. Per curare la sterilità, ricercatori dell´Università di Stanford stanno studiando la maniera di ricavare ovuli e spermatozoi da cellule staminali prelevate da corpi di genitori infecondi, e desiderosi di riprodursi ugualmente. L´eventuale nascituro avrà dunque, come ogni nato di ogni specie, il dna di un padre e di una madre. Mi scuso per la mediocrità e l´imprecisione della sintesi (ho fatto il classico...): è comunque meno imprecisa, spero, della curiosa idea che si possa venire al mondo già orfani, nati sotto il cavolo dei media. Peccato per quegli esperti di etica che su qualche giornale proprio questa notizia commentavano: che ne sarà di quei poveri bambini, letteralmente "figli di nessuno"?
Niente come la lettura delle notizie scientifiche rende fragile e precario il rapporto che ci lega ai media. Senza di essi non sapremmo più come vivere, ma quanto è faticoso, a volte, rintracciare tracce di realtà sotto la valanga di smodata emotività che esonda da edicole e televisori.