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 2009  ottobre 30 Venerdì calendario

La ringrazio. Sicuramente se farà una trasmissione sul lavoro autonomo, sulle tassazioni disuguali tra noi e altre categorie come, dipendenti, artigiani, liberi professionisti, Io le sarò grato e l’ascolterò sicuramente, perchè l’ascolto tutte le mattine (salvo impegni importanti)

La ringrazio. Sicuramente se farà una trasmissione sul lavoro autonomo, sulle tassazioni disuguali tra noi e altre categorie come, dipendenti, artigiani, liberi professionisti, Io le sarò grato e l’ascolterò sicuramente, perchè l’ascolto tutte le mattine (salvo impegni importanti). Il corriere (allego articoli) se ne è occupato per dar voce a quello che viene chiamato: Popolo invisibile delle partite IVA. Purtroppo noi soffriamo il fatto che abbiamo poca o nessuna visibilità a livello nazionale per la contrattazione sul lavoro. Ci sono senatori come il Prof. Ichino, che sta portando avanti una legge di modifica, per equipararci per lo meno ad altre categorie di lavoratori, per creare un livello uguale tra categorie diverse di lavoratori, almeno per assistenza e previdenza. Ci sono poi associazioni come Acta di Milano (http://www.actainrete.org/), che stanno cercando di entrare nel "circolo", delle parti sociali per far sentire la voce anche dei milioni (non centinaia o migliaia, ma milioni), di lavoratori che da soli si sono aperti partite IVA, per dare servizi, assistenza, supporto, collaborazione, alle aziende piccole, medie e grandi, quando è possibile entrare nel mondo delle grandi, rischiando in proprio. Creiamo flessibilità, a nostre spese, ma siamo visti spesso dal governo e sindacati solo come persone da dove succhiare soldi per pagare tasse o evasori fiscali. Credo ci voglia rispetto e uguaglianza, anche tra lavoratori di diverse tipologie. Le do un dato: paghiamo quasi il 27% di INPS. Paghiamo quasi o forse un pò di più dei dipendenti per la previdenza (stando ai miei dati), ma dopo la riforma del 2006 con accordi tra governo Prodi e Sindacati, una volta in pensione, andremmo ad percepire se ci va bene, la metà dei dipendenti. Paghiamo lo 0,72% credo per assistenza, ma l’unica assistenza sicura è per il ricovero in ospedale, se abbiamo un reddito alto, e paghiamo la tassa per assistenza anche per malattie a domicilio, non abbiamo diritto a nulla. Come dire: paghi poi se hai bisogno ti arrangi. Non credo che si crei coesione sociale mantenendo queste forti diseguaglianze tra lavoratori. Saluti e grazie per quello che potrà fare. Cad Design di Facco Andrea Disegnatore Tecnico per la Progettazione di Impianti per l’Automazione Industriale ed Elettrica Via Piave N. 135 35010 San Giorgio in Bosco (PD) P.IVA: 00371830282 C. F.: FCCNDR66B01B564D Tel.: 049-5996200 Fax: 1786030633 Cell.: 338-8603576 E-mail: cad.f.a@tiscali.it Facco Andrea