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 2009  ottobre 30 Venerdì calendario

SAMBUCO Roberto

SAMBUCO Roberto Civitavecchia (Roma) 14 giugno 1969. Manager. Dal 20 luglio 2009 Garante per la sorveglianza dei prezzi (’Mr. Prezzi”) • «[...] appassionato di musica classica e di pugilato (tira di boxe in palestra tre volte alla settimana) [...] all’inizio degli anni Novanta, è uscito dalla Federazione giovanile del Psi per fare capolino nel Consiglio nazionale del movimento dei club Pannella. Abile e spregiudicato, s’è subito legato all’accoppiata Peppino Calderisi-Elio Vito, che nel 1994, dopo aver lasciato il vecchio leader radicale, troverà ospitalità nelle liste di Forza Italia. Così il giovane Sambuco, portaborse prima dell’uno e poi dell’altro, è sbarcato in Parlamento. E, siccome il ruolo gli stava stretto, ha cominciato a darsi da fare, macinando chilometri nei corridoi delle commissioni e sbrigando lavoretti per Mediaset. Calcolo azzeccato, se è vero che sarà direttamente Gina Nieri, potentissima consigliere di amministrazione del Biscione, ad aiutarlo a salire un ulteriore gradino, con la nomina nel 1998 ad assistente di Antonio Pilati, membro in quota Forza Italia della neonata Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Da lì lesto spiccherà il volo, senza imbarazzo alcuno, verso la Wind, cioè proprio una delle società vigilate dall’Agcom. Nell’azienda telefonica, che all’epoca fa capo all’Enel, entra nel 2002 come responsabile dei rapporti istituzionali, ma in poco tempo conquista anche la comunicazione e quindi il ricco budget pubblicitario. Una carriera bruciante. Costruita grazie a uno sponsor d’eccezione: il faccendiere Luigi Bisignani ("Sono uno dei suoi porta-silenzi", ama vantarsi lui). Per Sambuco è la porta d’accesso a un network di amicizie pesanti. Che si rivelerà molto utile quando Wind finisce nelle grinfie del Faraone Naguib Sawiris e lui viene prima emarginato e poi fatto fuori. L’ormai ex ragazzo non si perde d’animo. Mette su una società di consulenza, la Rs consulting. E va a bussare alla porta di Paolo Scaroni. Il numero uno dell’Eni non se lo fa ripetere due volte e gli dà senz’altro da lavorare. Ma ormai Sambuco è cresciuto. Tanto da avere un canale diretto con Gianni Letta. Così, quando nasce l’attuale governo, qualcuno si ricorda di lui. E lo spedisce al fianco di Paolo Romani, nominato prima sottosegretario e poi vice ministro alle Comunicazioni sotto il titolare dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola (i due si detestano cordialmente). Dura poco. A Sambuco l’incarico di semplice coordinatore non pare consono. E quando si profila una riorganizzazione del ministero, si mette subito sotto l’ala protettiva del ministro, diventando capo di uno dei nuovi dipartimenti, quello appunto delle Comunicazioni. Incarico cui affianca [...] quello di Mister Prezzi: il potere reale è poco; la visibilità basta saperla sfruttare. E lui sì che è uno specialista. [...]» (Stefano Livadiotti, ”L’espresso” 5/11/2009).