Giuseppe Oddo, Il Sole-24 Ore 30/10/2009;, 30 ottobre 2009
MICCICH CONSUMA LO STRAPPO, NASCE IL GRUPPO PDL SICILIA - I
"ribelli" del Popolo della libertà all’Assemblea regionale siciliana, una quindicina di deputati su trenta, da settimana prossima faranno gruppo a sé. Lasceranno quello di provenienza ai "lealisti" di Schifani-Alfano e costituiranno all’Ars il gruppo Pdl Sicilia. A ordinare il "rompete le righe" è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianfranco Miccichè dopo un incontro con il presidente della Camera, Gianfranco Fini. «Stiamo preparando il documento – commenta Fabio Granata, ex parlamentare di An vicino a Fini – per ribadire che non siamo il Partito del Sud, ma che restiamo nel Pdl». Non un divorzio, secondo questa interpretazione, ma una separazione sotto lo stesso tetto.
Non è stato un fulmine a ciel sereno lo strappo di ieri. "Lealisti" e "ribelli" si scontrano da mesi tanto in Regione, dove i miccicheiani sono oggi i principali supporter della giunta Lombardo, quanto al Comune di Palermo, dove qualche settimana fa sono avvenute le prove generali della scissione. Per tentare di bloccare il raddoppio dell’addizionale Irperf, proposto dalla giunta Cammarata, gli uomini di Miccichè hanno abbandonato il gruppo in consiglio comunale e si sono costituiti in Pdl Sicilia, così, dalla sera alla mattina. L’aumento è poi passato comunque. Ma proprio ieri, con un colpo a sopresa, il consiglio s’è pronunciato contro, all’unanimità, e ha deciso che rimborserà i cittadini che chiederanno di riavere i soldi della Tarsu (dopo che il Tar ne ha dichiarato illegittimo l’aumento).
Tra gli alleati di Miccichè figurano Dore Misuraca, ex di Forza Italia, e altri due deputati finiani, Pippo Scalìa e Carmelo Briguglio. E proprio all’indirizzo di Misuraca, ieri un gruppo di "lealisti" ha lanciato accuse pesanti a proposito del caso Armao, l’avvocato amministrativista, oggi assessore alla Presidenza, attaccato in una infuocata seduta dell’Ars per i suoi rapporti pregressi di consulenza con la Falck, l’azienda che ha partecipato alla gara per i termovalorizzatori siciliani. stato proprio Misuraca a sposorizzare a Lombardo il nome di Armao.
«Se fossi in Misuraca – ha dichiarato Giuseppe Castiglione, uno dei due coordinatori del Pdl nell’Isola – mi occuperei di far dimettere l’assessore Armao e di ridare fiducia ai Cittadini. Ogni riferimento è puramente causale». Castiglione allude al professor Ettore Cittadini, uno dei padri della fecondazione artificiale, ex assessore alla Sanità, di cui Misuraca ha sposato la figlia, Barbara, che guida la clinica Candela di Palermo e presiede l’Aiop Sicilia (l’Associazione italiana dell’ospedalità privata). Dal canto suo Misuraca ha accusato i "lealisti" di aver trasformato la Regione in una «palude dove tutto si blocca». Il riferimento in questo caso è all’ennesimo rinvio della commissione Bilancio dell’Ars che avrebbe dovuto approvare il credito d’imposta per le imprese. Rinvio provocato dall’assenza dei parlamentari Udc e di quelli del Pdl vicini ai due coordinatori del partito. Che avversano la giunta Lombardo.