Giancarlo Gariglio, La Stampa 29/10/2009, 29 ottobre 2009
New wave in cantina le ragazze del Barolo - La critica enologica si concentra spesso sui nomi più celebri e ama raccontare la storia e le gesta dei patriarchi
New wave in cantina le ragazze del Barolo - La critica enologica si concentra spesso sui nomi più celebri e ama raccontare la storia e le gesta dei patriarchi. Se poi si parla di Barolo, la storia si trasforma in epica, dimenticando che il vino e l’agricoltura hanno assoluta necessità del ricambio generazionale. Per fortuna lavorare in campagna oggi non è più visto come un peccato originale ed esistono splendidi esempi di ventenni e trentenni che decidono di continuare il lavoro dei genitori con ottimi risultati. E non si parla solo di figli maschi: anche le ragazze riescono a ricavarsi spazi adeguati. Tra queste ci piace ricordare Sara Vezza che, dopo l’università, ha ripreso in mano l’azienda fondata dalla madre Josetta Saffirio (tel. 0173 78660). Quest’anno è stata inaugurata anche la nuova cantina, un sintomo del forte desiderio di investire sul futuro: i risultati in campo enologico non si sono fatti attendere con un Barolo Persiera 2005 di grande pregio. Vorremmo ricordare anche la grande grinta di Maria Teresa Mascarello (tel. 0173 56125) che è succeduta al padre Bartolo, e il desiderio di emergere di una giovane come Silvia Altare che sempre più spesso sostituisce il padre Elio in cantina e in vigna (tel. 0173 50835).