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 2009  ottobre 28 Mercoledì calendario

Chrysler, ecco il piano della Fiat- Prima il restyling, poi nel 2012 MiTo, Alfa Milano e nuova Cruiser I timori del Wall Street Journal per una italianizzazione dei modelli TORINO - In attesa di poter contare sui nuovi prodotti realizzati con le tecnologie Fiat, la Chrysler dovrà fare affidamento sui modelli di cui dispone possibilmente rinfrescati e svecchiati

Chrysler, ecco il piano della Fiat- Prima il restyling, poi nel 2012 MiTo, Alfa Milano e nuova Cruiser I timori del Wall Street Journal per una italianizzazione dei modelli TORINO - In attesa di poter contare sui nuovi prodotti realizzati con le tecnologie Fiat, la Chrysler dovrà fare affidamento sui modelli di cui dispone possibilmente rinfrescati e svecchiati. Dovrà essere in grado di farlo senza perdere soldi già nel 2010 e cominciando a guadagnarne nel 2011. E´ questa la premessa sulla quale si basa il piano di risanamento e rilancio dell´azienda di Auburn Hills che Sergio Marchionne presenterà tra otto giorni e nel quale è spiegato appunto come la Chrysler si muoverà in attesa dei nuovi modelli che arriveranno nel 2012. L´obiettivo del ceo del Lingotto e della Chrysler è chiaro e fa affidamento sulla riduzione a 18 mesi del "time to market" ovvero del tempo che intercorre dall´inizio del progetto fino all´arrivo del prodotto sul mercato: un taglio che egli ha potuto fare adottando subito in America il metodo di lavoro sperimentato in Fiat. Che cosa accadrà dunque nei prossimi due anni? Il piano spiega nei dettagli che in questa fase di avvio si dovrà agire molto puntando su riduzione e razionalizzazione dei costi e nello stesso tempo vendere al meglio i modelli di cui l´azienda dispone dopo averli sottoposti a restyling: Jeep, Dodge, Cruiser e 300C. Un´operazione che il Wall Street Journal interpreta come una forma di italianizzazione del futuro di Chrysler, alimentando le perplessità sul successo del piano. In realtà questa temporanea strategia è solo un passaggio che si spiega anche con la chiamata in America di Olivier François il quale a Torino mantiene il ruolo di ad della Lancia mentre al di là dell´Atlantico è ad del marchio Chrysler e responsabile marketing di tutti i brand del gruppo. Ciò vuol dire che Marchionne conta di "resistere" fino al 2012 lavorando sul versante del marketing e della pubblicità per vendere modelli esistenti sui quali verranno effettuati forti interventi a cominciare dagli interni sinora accusati di essere poco glamour. Questa operazione quasi certamente comprenderà anche uno sfoltimento dei numerosi modelli del gruppo. Naturalmente in attesa delle novità sostanziali che, secondo quanto prevede il piano, saranno sul mercato nel 2012 e che verranno prodotti su piattaforme Fiat: prima fra tutte la C-Evo che è quella della Lancia Delta le cui caratteristiche in fatto di passo e ampiezza sono in grado di comprendere le auto dei segmenti C e D, sia della Fiat che della Chrysler. E´ questa la vera novità del piano poiché rappresenta la base comune dell´accordo Torino-Detroit sulla quale la Chrysler potrà rinnovarsi uscendo dalla crisi. La stessa che permetterà alla Fiat di riportare negli Usa l´Alfa Romeo dopo 17 anni di assenza. Ieri il Wsj ha ipotizzato l´esordio della MiTo per il 2012 alla quale seguirebbero l´anno successivo una media e l´Alfa Milano, costruite interamente in America. Sempre per il 2012 è previsto il lancio di una nuova berlina media e di una nuova compatta. Mentre per il 2014 è in programma un´altra compatta che uscirà col marchio Jeep. La 500 invece verrà prodotta in Messico per entrare sul mercato Usa agli inizi del 2011 commercializzata dalla rete Chrysler ma col marchio Fiat.