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 2009  ottobre 26 Lunedì calendario

Conti deposito ancora sopra il 3 per cento- Addio alti rendimenti. Almeno per un po’ di tempo. Con il progressivo taglio del costo del denaro da parte della Banca centrale europea (Bce), piano piano anche i tanti conti deposito hanno rivisto al ribasso i generosi tassi d’interesse che proponevano fino a qualche mese fa

Conti deposito ancora sopra il 3 per cento- Addio alti rendimenti. Almeno per un po’ di tempo. Con il progressivo taglio del costo del denaro da parte della Banca centrale europea (Bce), piano piano anche i tanti conti deposito hanno rivisto al ribasso i generosi tassi d’interesse che proponevano fino a qualche mese fa. Basti pensare che fino allo scorso autunno, le tante offerte sul mercato davano in media tra il 3,5 per cento e il 5 per cento lordo. La gran parte delle sforbiciate è arrivata nel corso dell’estate e qualche altro salvadanaio elettronico si prepara a ridurre ancora gli invitanti rendimenti. Nonostante le ripetute cure dimagranti, qualche buona occasione ancora si trova, soprattutto per chi ha voglia di sfruttare le promozioni o i depositi vincolati a 6 o 12 mesi. In attesa che arrivino tempi migliori. Il rialzo dei tassi da parte della Bce potrebbe portare infatti anche nuove condizioni per i salvadanai elettronici. Per un’inversione di tendenza ci sarà però ancora molto da aspettare. Gli esperti si attendono infatti un’inversione di rotta nella politica monetaria di Bruxelles non prima di 12 - 18 mesi. Ad ogni modo, in questo periodo è ancora possibile afferrare guadagni intorno al 3 per cento lordo. Non poca roba considerato che, in questo momento, i Titoli di stato sono sprofondati a quota zero percento. Un rendimento sopra questa soglia lo offre ancora il Conto Opportunità di Barclays che arriva fino al 6 per cento lordo (in pratica significa il 4,4 per cento netto) per un periodo di 12 mesi, ma soltanto sui primi 10 mila euro di giacenza. Oltre questa somma e allo scadere del tempo di giacenza, il tasso precipita al tasso Euribor 1 mese diminuito dello 0,5 per cento. Praticamente vicino allo zero. In zona 3 per cento resiste Rendimax di Banca Ifis. Rendimax Vincolato, il conto deposito della banca, prevede infatti un interessante tasso del 3,25 per cento lordo. L’offerta vale solo per i depositi a 12 mesi, mentre si scende al 3,10 per cento per i depositi a 270 giorni, al 3 per cento per quelli a 180 giorni, per finire al 2,65 per cento sui 30 giorni. Il tasso del conto Rendimax base invece è del 2,48 per cento lordo (1,83 per cento netto effettivo annuo) per tutti i clienti, senza limiti di tempo e fino a 1 milione di euro. La banca paga però gli interessi ogni 3 mesi e quindi il tasso effettivo finale sale al 2,50 per cento. Da inizio ottobre Conto Arancio è invece diventato meno generoso. Il tasso d’interesse della Zucca è stato portato al 2,5 per cento lordo che significa l’1,83 per cento netto. Il rendimento proposto è applicato ai primi sei mesi di giacenza del deposito ai nuovi clienti. Dopo questo periodo ai risparmi viene applicato il tasso base che è dell’1,5 per cento lordo. Per guadagnare qualcosa in più, i vecchi clienti di Conto Arancio possono però scegliere tra le varie opzioni proposte e in costante evoluzione. Tra queste c’è la formula Arancio+ che, a chi vincola i risparmi per un certo numero di mesi, offre la possibilità di alzare di qualcosina il tasso proposto. Diminuzioni ci sono state anche in casa CheBanca!. Il Conto deposito della nuova creatura del gruppo Mediobanca, che fino a un anno fa proponevo un attraente tasso del 4,75 per cento, oggi si ferma al 2,5 per cento lordo (1,83 per cento netto) per un anno. A disposizione dei risparmiatori CheBanca! mette anche altre due scadenze, vale a dire quella a a 3 mesi che rende l’1,50 per cento lordo e quello a 6 mesi che, oggi, offre il 2 per cento lordo. Anche CheBanca!, come alcuni altri gruppi, paga gli interessi in anticipo e permette così di far salire il rendimento finale. Al 2,50 per cento lordo si ferma anche il deposito di Web Sella del Gruppo Banca Sella. E’ questo il tasso applicato al suo prodotto a 12 mesi. Il vincolo a 6 mesi rende invece il 2 per cento lordo, quello a 3 è fermo all’1,50 per cento lordo.