Mauro Remondino, Corriere della sera 27/10/2009, 27 ottobre 2009
I grandi «bocciati» del Gambero Rosso- Fuori dall’Olimpo Cracco, Barbieri e Sultano. Vissani è primo MILANO – Torna, davanti a tutti, lo chef Gianfranco Vissani secondo i recensori della guida dei ristoranti del Gambero Rosso che festeggia il suo ventesimo anno di vita
I grandi «bocciati» del Gambero Rosso- Fuori dall’Olimpo Cracco, Barbieri e Sultano. Vissani è primo MILANO – Torna, davanti a tutti, lo chef Gianfranco Vissani secondo i recensori della guida dei ristoranti del Gambero Rosso che festeggia il suo ventesimo anno di vita. Un tre forchette (95/100), che non si discute, ma che sino allo scorso anno era «superato» da Fulvio Pierangelini. Il cuoco di San Vincenzo, con ristorante, al momento chiuso, esce di scena per una pausa di riflessione tutta siciliana. Pierangelini, come «assessore alle mani in pasta», fa parte dello staff del sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi e, sta cogitando, tra molti «se e forse », una uscita tutta mediterranea, anche se osservatori non escludono un ritorno in Toscana, con la riapertura del ristorante Gambero Rosso. Tra le novità della guida, sono 21 le tre forchette, il top, c’è l’uscita dall’Olimpo, o meglio una forchetta in meno a Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Ciccio Sultano. Uno scivolone che non compromette il valore degli chef in questione. Un piatto gustato al loro tavolo resta sempre un punto di riferimento per la cucina italiana. «Sopra gli 85 centesimi – spiega Carlo Ottaviano, direttore editoriale del canale Gambero Channel Sky – sono tutti grandissimi chef. Può accadere una domenica storta, come ai calciatori». La guida, curata da Clara Barra e dal notaio Giancarlo Perrotta, recensore «per piacere puro », segna questo anno di passaggio nella holding Gambero Rosso. L’uscita di Stefano Bonilli, direttore storico, e della firma Marco Bolasco, non hanno impedito la creazione del nuovo baedeker Vini verdi (biologici, biodinamici, ecc.), con l’assegnazione dei tre bicchieri come si usa, del resto, alla consolidata Guida dei vini, anch’essa in libreria da oggi, per la prima volta senza la collaborazione di Slow Food. Nella versione con Dvd si potranno trovare i dieci piatti dell’anno realizzati dai migliori chef, tra essi anche quelli di Cracco e Sultano. Un solo 94 centesimi, al secondo posto: Gennarino Esposito al Torre del Saracino a Vico Equense, provincia di Napoli e in cinque, con 93/100: Davide Scabin, Iaccarino, Alajmo, Enoteca Pinchiorri e Heinz Beck. Due i nuovi ingressi tra i 21 top. Si tratta della famiglia Fischetti, titolare del ristorante Oasis a Vallesaccarda, in provincia di Avellino, cucina della tradizione adeguatamente rivisitata, con molta cura all’accoglienza. I prezzi: si possono spendere 19 euro per una colazione e si può trovare un menù tra 35-45 euro, per il pranzo-cena. Altro nuovo ingresso al nord, la prima volta di Venezia con il Met dell’Hotel Metropole, sul Canal Grande. Lo chef è Corrado Fasolato, ex allievo di Marchesi, con buone performance alla Siriola, in Sudtirolo. Cambiano i menù, sono ripescati piatti poveri rivisitati, ma emergono nuove realtà come l’ottimo lavoro degli chef dei grandi gruppi alberghieri. Gambero Rosso ha assegnato cinque riconoscimenti per la tradizione (l’Antica corona-Renzo di Cervere) e altrettanti per l’innovazione. Tra i premiati lo chef Nino Di Costanzo, delle Terme Manzi a Ischia, autentico talento della cucina italiana.