Alberta Marzotto, Affari & finanza 24/10/2009, 24 ottobre 2009
Cicciolina un modello della nuova innocenza- "Cosa significa l’innocenza oggi, in un mondo che è l’esatto contrario?" si chiede quella provocatrice di Miuccia Prada, mettendo il dito su un punto dolente
Cicciolina un modello della nuova innocenza- "Cosa significa l’innocenza oggi, in un mondo che è l’esatto contrario?" si chiede quella provocatrice di Miuccia Prada, mettendo il dito su un punto dolente. La sua idea di innocenza, sull’ultima passerella di Miu Miu, è a ben guardare uno zinzino deviata: abitini da educanda, con colletto a punte lunghe, ma trasparenti; stampe piatte come la carta da parati di una cameretta, ma con un che di perverso; scarpe a punta tonda, puerili, ma col tacco altissimo, come quelle di Jodie Foster in Taxi Driver. Altro che tempo delle mele! Guardaroba a parte, cos’è, ma soprattutto dov’è l’innocenza oggi? Prada ci parla di innocenza perduta, e in effetti, senza voler suonare disfattisti, sembra che non la si trovi più da nessuna parte. Pollyanna e il buon selvaggio son fuor di questione da un pezzo, e persino Cicciciolina, che trent’anni fa turbò le italiche coscienze a suon di coroncine, squittii e porcherie zuccherose, pare Bambi se paragonata a quanto si vede e sente in giro. Televisione e internet, complice il marketing che tutto corrompe, hanno ridotto ogni cosa a commercio, macellando usi, ideali e costumi. Il processo, grazie al cielo, non è irreversibile. Mai come oggi, infatti, c’è voglia di innocenza. La cultura dell’urlo ha stancato, mentre l’estetica trash è alle corde, se persino il buon Roberto Cavalli, che ne fu padrino, ha da ultimo abbandonato i maculati da panterona per i fiorellini da pastorella. Intanto, gli anni a cavallo tra i cinquanta e i sessanta – l’ultimo periodo di ottimismo vero e positivo, col botto doppio del baby boom e del boom economico – sono, senza sorprese, oggetto di continui omaggi, citazioni e revival. L’innocenza non è certo il gonnellone alla Sandra Dee o le trine della nonna: quelli, al massimo, possono aiutare. Forse più semplicemente, innocenza, di questi tempi, è il piacere – senza prezzo, ma rivoluzionario – di farsi sorprendere, mettendo da parte il cinismo scafato dell’occhio catodico. Cicciolina, dunque, potrebbe essere un modello plausibile. Come dire: nuova innocenza, tutt’altro che innocente. Miuccia Prada, a quanto pare, ci ha visto giusto. Di nuovo.