varie, 26 ottobre 2009
AFRICA, GLOSSARIO
Jacques Diouf. (Saint-Louis, 1 agosto 1938). Politico e diplomatico senegale, attualmente direttore generale della Fao. Di etnia Wolof, si è laureato in Scienza dell’agricoltura a Parigi e ha conseguito un dottorato in Scienze sociali del settore rurale alla Sorbona. Segretario di Stato per scienza e tecnologia del governo senegalese di Aboud Diouf tra il 1978 e il 1983, deputato al parlamento di Dakar dal 1983 al 1984 e ambasciatore del Senegal presso l’assemblea permanente presso l’Onu. Eletto alla guida della Fao l’8 novembre 1993 e confermato due volte è in carica dal 1° gennaio del 1994. Sposato con Aïssatou Seye dal 1963, ha cinque figli.
Grain. Genetic Resources Action International (Azione internazionale sulle risorse genetiche). Organizzazione non governativa internazionale basata a Barcellona. Lavora nel campo dell’agricoltura, sostenendo le coltivazioni sostenibili. Il suo obiettivo è preservare la diversità delle colture locali e combattere gli organismi geneticamente modificati. Nata negli anni Ottanta su iniziativa di un gruppo di attivisti, è stata ufficialmente fondata nel 1990. Il presidente è Henk Hobbelink.
Ifpri. International Food Policy Research Institute (Istituto internazionale per la ricerca sulle politiche alimentary). Organizzazione fondata nel 1975 e basata a Wahington, è uno dei 15 centri di ricerca del Consultative Group on International Agricultural Research, istituto creato dalla Rockefeller Foundation, che sponsorizza gli studi agronomi dalla conferenza di Bellagio, del 1968. L’Ifpri vive dei fondi che ottiene dai governi e dalle fondazioni private. Il suo obiettivo è sviluppare soluzioni per i bisogni alimentari dei paesi in via di sviluppo. Famosa per il suo Indice della fame globale, è guidata da Ross Garnaut.
Ifad. International Fund for Agricultural Development (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo). Agenzia delle Nazioni Unite creata come istituzione finanziaria internazionale dopo la World Food Conference del 1974. L’Ifad combatte la povertà nelle nazioni più povere. Basato a Roma, l’Ifad ha investito più di 10,8 miliardi di dollari – e coordinati altri 24,8 miliardi concessi dai governi – in 805 progetti e programmi che hanno interessato 304 milioni di persone.
Iied. International Institute for Environment and Development (Istituto internazionale per l’ambiente e lo sviluppo). Think tank di ricerca basato a Londra, fondato dalla economista Barbara Ward nel 1971. Vive dei soldi di fondazioni e aziende che ne sponsorizzano l’attività di ricerca sulle politiche dello sviluppo e sulla tutela dell’ambiente. La Ward è morta di cancro nel 1981. Oggi alla guida degli 80 dipendenti della Iied, che opera in 16 paesi, c’è Camilla Toulmin, esperta del problema della desertificazione in Africa e inserita nel 2008 nella classifica dei primi 100 ambientalisti del Regno Unito stilata da The Indipendent. Il budget annuale dell’istituto è di 9 milioni di sterline.
Ccg. Cooperation Council for the Arab States of the Gulf (Consiglio per la cooperazione nelle nazioni arabe del Golfo, conosciuto anche come Ccasg). Alleanza di sei nazioni arabe – gli Emirati arabi uniti, il Bahrain, l’Arabia Saudita, l’Oman, il Qatar e il Kuwait – creata il 25 maggio del 1981 per coordinare le strategie economiche e gli obiettivi sociali degli stati membri. Il segretario generale è Abdul Rahman ibn Hamad al-Attiyah.
Renaissance Capital. Banca d’investimento russa che opera nei mercati emergenti dell’ex Unione Sovietica, del Commonwealth e dell’Africa sub-sahariana con attività di fusioni ed acquisizioni, venture capital, compravendita di titoli. Fondata nel 1995 da un gruppo di partner, oggi è guidata da Stephen Jennings. Non ha un quartier generale, ma uffici indipendenti a Mosca, Kiev, Almaty, Lagos, Nairobi, Accra, Harare e Lusaka, Londra, New York, Dubai e Nicosia. Controllata al 50% da Renaissance Group, il restante 50% è in mano alla holding Onexim.
Black Earth Farming. Compagnia svedese che ha l’obiettivo di acquisire e sviluppare terereni agricoli nell’area della Russia centrale. Creata nel 2005 da Michel Orlov è stata una delle prime aziende a investire cifre importanti nell’agricoltura russa. Il gruppo Black Earth Farming ha raccolto il suo capitale tra investitori principalmente russi, riuscendo a ottenere più di 200 milioni di dollari in 4 anni. Dal dicembre del 2077 è quotata alla Borsa di Stoccolma.
Blackrock. Fondo di investimento statunitense, pioniere nel campo dei titoli garantiti dai prestiti immobiliari, fondato da un gruppo di manager di Blackston nel 1988, guidati da Larry Fink. Oggi ha un capitale gestito di circa 1.300 miliardi di dollari. Colpita marginalmente dalla crisi economica, Blackrock ha acquistato Barclays Global Investors l’11 giugno 2009, diventando il maggior ”money manager” del pianeta.
Chiquita. Chiquita Brands International Inc., basata a Cincinnati, in Ohio, è l’azienda leader nel mercato mondiale delle banane. Fondata nel 1871 da Henry Meiggs, sotto il nome United Fruits Company, è passata più volte di mano fino al 2002, quando ha fatto ricorso alla procedura di fallimento prevista dal Chapter 11 e ne è uscita sotto il nome Chiquita Brands. Le sue modalità di trattamento dei lavoratori sudamericani (in particolare colombiani) sono sotto accusa da anni e citate anche in Cent’anni di Solitudine, il best seller di Gabriel Garcia Marquez. L’azienda è stata anche condannata negli Stati Uniti, nel 2007, per essersi alleata a gruppi paramilitari colombiani. Nel 2007 ha fatturato 4,7 miliardi di dollari, con una perdita di 50 milioni.
Daewoo Logistics. Fondata nel giugno 1999, come divisione logistica del gruppo Daewoo, è un’azienda attiva in servizi di import/export. Basata a Seul, gestisce la logistica nella Corea del Sud controllando il porto di Pusan e gli scali aerei e marini di Incheon. Dal 2006 ha iniziato a investire in progetti agricoli, acquisendo terreni per la coltivazione di mais, olio di palma, gomma, e nelle risorse prime, aprendo una miniera di carbone in Indonesia.
Andry Nirina Rajoelina (30 maggio 1974, Antananarivo). Politico malgascio e imprenditore delle comunicazioni. Alla guida del Madagascar grazie a un golpe militare che il 21 marzo 2009 ha posto fine alla crisi di governo del suo predecessore, Marc Ravalomanana. Dal dicembre del 2007 Rajoelina era sindaco di Anantanarivo. Ora è uno dei più giovani capi di Stato del mondo. Ricchissimo, grazie ai soldi della famiglia della moglie, ha iniziato a fare il disc jockey a 20 anni per poi fondare la sua radio, Viva Radio, e il suo partito Tanora malaGasy Vonona (Gioventù malgascia determinata). Sembra che la sua rivalità con Ravalomanana sia dovuta anche a una motivazione personale: con la figlia dell’ex presidente Rajoelina ebbe una relazione contrastata dalla famiglia di lei.