Giovanni Maioli, Marco Minghetti, Zanichelli Bologna 1926 pag. 28-29, 25 ottobre 2009
Minghetti non aveva titoli di studio. «Dal 1833 al 1839, il Minghetti fece gli studi veramente con molta coscienza e diligenza, senza andar pel mondo, senza distrazioni, senza divertimenti, senza interruzioni
Minghetti non aveva titoli di studio. «Dal 1833 al 1839, il Minghetti fece gli studi veramente con molta coscienza e diligenza, senza andar pel mondo, senza distrazioni, senza divertimenti, senza interruzioni. Unici svaghi: la ginnastica e le lunghe passeggiate: l’istruzione fisica, opportuno complemento di un ben ordinato corso di educazione intellettuale e morale. «Studiò non per la scuola, non per compiacere alla volontà della madre; ma per sé, seriamente, per la vita. Né allora nèpoi volle prendere mai gradi accademici, od altri titoli che attestassero la sua vasta, multiforme coltura. Narra il Masi, affine, ammiratore e devoto del Minghetti che talvolta questi si gloriava della sua condizione e che burlava la fissazione contemporanea degli esami e dei concorsi come rimedio di tutte le decadenze. Il Minghetti stesso in Parlamento ebbe una volta a ricordare d’essere senza titolo alcuno: nè avvocato nè dottore nè procuratore; e dio ciò i suoi avversari, insigniti di titoli e lauree, gli fecero gran colpa e ne trassero spesso pretesto per combatterlo». Non partecipò mai neanche ad alcuna società segreta.