Leonardo Iannacci, Libero, 24/10/09, 24 ottobre 2009
«CHIEDO I SOLDI A SKY PER PAGARE IL MIO EX»
Una leggenda metropolitana narra che quando lei entrava scollatissima in Parlamento, tutti i membri si alzavano. Nei registri della X legislatura della Repubblica ”lei” era registrata come Elena Anna Staller. Nell’immaginario collettivo con quello da battaglia: Ilona Staller.
Oggi, a 58 anni suonati, per nulla intimorita quando si torna a parlare del suo passato da pornoattrice, la bionda ungherese usa piuma e cipria ma, quando ricorda, tira fuori tutta la fama iconoclasta e trasgressiva che la rese celebre. Prima donna a mostrare il seno sulla Rai (nello show ”C’era due volte” di Enzo Trapani), prima attrice a esibirsi dal vivo con un pitone che utilizzava come fantasioso attrezzo di piacere, poi prima show-girl a incidere un disco dal titolo ”Muscolo rosso” (chissà quale...), prima attrice soft a debuttare nel cinema hard e, infine, prima attrice hard a diventare parlamentare nel 1987, grazie alla lista del Partito Radicale. Cicciolina, distesa nel divano della sua splendida casa di 400 metri quadrati, sulla Cassia, ci invade di parole: «Devo regalare a mio figlio Ludwig uno squalo con la pinna nera, sa?». Di fronte c’è un caminetto molto kitsch, sospeso tra specchi e intarsi rosa e dorati. «Proprio lì, io e Moana posammo per un memorabile fotoservizio erotico. Lei abitava in una villa qui vicino. Una casa molto tetra».
Signora Staller, da dove cominciamo: dalla causa intentata a Sky?
«Hanno girato una fiction su Moana senza neppure avvertirmi, saccheggiando la mia autobiografia che si intitola ”Per amore e per forza”. Cicciolina compare nel film e il diritto all’immagine non è stato tutelato. L’avvocato Luca Di Carlo, il mio nuovo compagno, chiede giustizia».
Ha chiesto un risarcimento di 30 milioni di euro.
«Sono massacrata dalle richieste del mio ex marito, Jeff Koons. Mi ha chiesto 6 milioni di euro accusandomi di aver portato via da lui Ludwig».
Una vita senza pace, la sua.
«Non è vero. Quando venni in Italia all’inizio degli anni ”70 e mi fidanzai con Riccardo Schicchi, predicavo l’amore, il contatto con la natura e il sesso».
Non si può dire che, in seguito, non sia riuscita in questo intento.
«All’inizio ho girato anche film seri con registi come Lattuada, Lucio Fulci, Miklos Janksò».
Poi ha sentito il richiamo della foresta.
«Ho fatto film porno sino al 1988. Poi mi sono sposata con Jeff e ho fatto la mamma».
Nel 1987 l’intermezzo in Parlamento, il Partito dell’Amore e le recite hard con Moana.
«Anni esaltanti. Con Moana ci rifacemmo le tette e girammo un sacco di film insieme. Era una vera forza della natura, sul set: faceva tutto con tutti: uomini, donne, transessuali... Una volta dovevamo girare una scena di sesso tra noi due e disse: dai, apri le gambe... Un’altra volammo negli Stati Uniti per lavoro e io fui respinta al confine».
Come mai?
«Anni prima avevo bruciato una bandiera americana durante una Sei Giorni ciclistica a Milano. Per quel motivo mi rifiutarono il visto».
Addio film, quindi?
«Macché. Con Schicchi volammo in Messico attraversando il confine con il Texas di notte. Poi raggiungemmo Los Angeles in taxi».
Quanto guadagnava a film?
«Quattrocento milioni per quattro, cinque giorni di lavoro. Moana prendeva la metà».
Erano gli anni dell’Aids.
«Sul set non ci pensavamo. Una volta venne a Roma per girare un film il celebre John Holmes, il pornoattore americano famoso per i suoi 33 centimetri. Lo notai magro e smunto. Mentre alcune ragazze lo stavano ”scaldando” chiesi: che hai? E lui: un’infezione al colon. In verità era in Aids conclamata. Girammo il film senza usare preservativi. Dopo pochi mesi morì».
I partner più ispirati?
«Holmes su tutti. Poi Ron Jeremy, Rocco Siffredi».
«Moana?
« morta in segreto. Si disse avesse preso il cancro. La vidi di ritorno da un viaggio in Oriente e stava già male. Preferisco ricordarla bella e brillante. Una volta dovevamo girare una scena di coppia con sesso estremo. Non gradivamo molto quell’aspetto e fece di tutto per far fallire quel ciak. Mi diede una cremina ammolliente da spalmare sulla ”zona”. Morale, quell’unguento causò un effetto disastroso sulla performance degli attori...».
Che fine ha fatto il pitone con cui Cicciolina amoreggiava in scena?
«Morto nella sua teca, morso da un topo».
Vero che le hanno offerto di diventare una naufraga de L’Isola dei famosi?
«Sto vagliando un’offerta ancor più interessante: quella del Grande Fratello inglese per il 2010».
Rimpianti?
«Maurizio Costanzo non mi invita più in trasmissione. Mi chiamava a Bontà Loro per far salire l’audience. Oggi, niente».
«Invidie, gelosie?
«Una volta litigai con Eleonora Giorgi. Mi disse: ma chi sei? Mostri le tette per farti pubblicità... Il giorno dopo ero negli studi di TF1, a Parigi, vestitissima, a parlare di politica insieme a Marco Pannella».
Tornasse indietro, rifarebbe tutto?
«Senza pudori. Mai stata una puttana. Oggi ho bloccato i siti porno sul computer di mio figlio. E sono una mamma felice».