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 2009  ottobre 24 Sabato calendario

HO VISTO IL VIDEO DI MARRAZZO


Il video che sarebbe stato usato per ricattare Piero Marrazzo io l’ho visto: un’agenzia fotografica me ne ha proposto l’acquisto non più tardi di una decina di giorni fa, chiedendomi 200 mila euro. Ma non credo di essere il solo ad aver ricevuto l’offerta, perché da quanto so prima che a Libero i venditori hanno bussato alla porta di altre redazioni.

La storia ha inizio verso la fine di settembre, quando qualcuno mi avverte che gira la notizia di un filmato che ritrae il presidente (...)

(...) della regione Lazio in compagnia di due travestiti. una voce, nulla di fondato: chiacchiere e pettegolezzi come se ne sentono a decine, soprattutto di questi tempi in cui il privato non solo è pubblico ma è anche politico, in particolare se si ricopre un incarico di rilievo. Chiedo a un cronista di seguire la pista, ma nei giorni successivi non approda a nulla.

Penso dunque a una bufala, ma la storia rispunta un paio di settimane dopo, quando una fonte mi torna a parlare del video, segnalandomi che un’agenzia sta cercando di piazzarlo a un prezzo molto alto. Ovviamente mi incuriosisco e tramite il mio contatto organizzo un incontro, qui in redazione, a Libero. Non ho nessuna voglia di scucire un euro, figuratevi cento o duecentomila (anche perché non compro gli scoop), ma ne ho molta di scoprire cosa si nasconda dietro tutta la misteriosa faccenda.

L’intermediario si presenta a mani vuote, deciso a discutere del prezzo prima di mostrarmi il materiale, poi si fa raggiungere da un collaboratore con un cd.

Si tratta di un video che dura pochi minuti ed è piuttosto disturbato, sia nell’audio che nelle immagini. Però si distinguono chiaramente i personaggi: uno è Marrazzo, senza pantaloni e con indosso solo una camicia. L’altro è un individuo che sembra un viado e ha un vestito che gli lascia scoperte le spalle e le braccia.

Nulla di particolarmente pruriginoso, nessuna scena sexy o hard: i due non sono neppure vicini. La telecamera, più probabilmente un telefonino, indugia su alcuni dettagli della scena, tra i quali un piatto in cui è facile vedere strisce di polvere bianca che fanno pensare a cocaina. Di fianco è ripresa una tessera dell’Agis intestata a Piero Marrazzo. Su un mobile c’è un mucchietto di banconote. Poi c’è un salto e si vede un’auto che pare di servizio.

Nel video il governatore del Lazio appare serio. Si muove nervosamente e si sentono dei mozziconi di frasi che parrebbero un’esortazione a chi gli sta di fronte. Non avendo potuto prendere appunti, ricostruisco a memoria: «Non potete chiudere un occhio, almeno una volta?»; «Ci sono i giornalisti?». Dal video non si capisce a chi si rivolga Marrazzo, apparentemente a più persone, ma oltre alla sua non si sentono altre voci, se non quella del presunto viado che sembra voler proteggere il governatore con parole non del tutto chiare, ma che mi sono parse un invito a lasciare perdere il presidente.

Dopo averlo visto prendo tempo, dicendo al mandatario dell’agenzia fotografica che prima dell’acquisto è indispensabile una perizia per accertare quantomeno se il filmato è originale o manipolato. Spero così di trattenere la registrazione o almeno una parte. Ma il venditore mi risponde che farà lui stesso qualche controllo con chi gli ha dato l’esclusiva. Il giorno dopo ricevo una telefonata dall’agenzia: prendere o lasciare in un paio d’ore e, ovviamente, io lascio. Non solo perché, come ho detto, non ero disposto a pagare proprio nulla bensì volevo capire solo che razza di storia fosse quella, ma anche perché tutta la vicenda mi puzzava di bruciato.

Chi ha fatto il video e dove? Come è stata possibile la registrazione in un appartamento privato? Sapeva o non sapeva Marrazzo di essere registrato? La ripresa è originale o una qualche manina è intervenuta visto che nel video ogni tanto la voce e anche le immagini scompaiono per pochi istanti? Quello che si vede è davvero un transessuale? La polvere bianca nel piatto cos’è? E che ci fa - se è tutto vero - il governatore in mutande in un appartamento con un viado e quella strana polvere bianca? Ovviamente non immaginavo un ricatto, ma avevo la sensazione che ci fosse qualcosa fuori posto e nei giorni seguenti ho cercato di saperne di più, senza avere successo. Dopo l’arresto dei quattro carabinieri le domande che mi sono fatto vedendo il video sono ancora più attuali. Chi avrebbe voluto incastrare il governatore del Pd e perché? Ma soprattutto: è vero o no quel che si vede? Ai magistrati la risposta.