Novella 2000, n. 42, 15/10/2009, p. 59, 15 ottobre 2009
Caroline di Monaco testimonierà contro suo marito in un processo per aggressione. L’episodio risale al gennaio 2000: a Lamu, località balneare in Kenya, il principe picchiò a sangue Josef Brunlehner, un bavarese proprietario di un hotel, con una chiave inglese
Caroline di Monaco testimonierà contro suo marito in un processo per aggressione. L’episodio risale al gennaio 2000: a Lamu, località balneare in Kenya, il principe picchiò a sangue Josef Brunlehner, un bavarese proprietario di un hotel, con una chiave inglese. O meglio, Ernst lo picchiava mentre alcuni energumeni locali lo tenevano fermo. Motivo, l’eccessivo rumore proveniente dalla discoteca dell’hotel, che disturbava la villa dove gli Hannover trascorrevano le vacanze. Il principe riuscì a evitare l’arresto in Kenia, grazie al passaporto diplomatico, ma non il processo in Germania, a Hildesheim, in Bassa Sassonia, che si celebrerà a giorni. E la presenza di Caroline come teste d’accusa equivale all’annuncio di un divorzio imminente. Ora la principessa non ne può davvero più del caratteraccio e delle intemperanze dell’Hannover. Nel 1999 aveva già rotto a ombrellate il naso a un cameraman, reo di aver filmato lui e Caroline mentre entravano in casa. Nello stesso anno, le sue guardie del copo aggredirono un fotografo che scattava foto non autorizzate. Senza contare le situazioni imbarazzanti dovute, anche al vizietto dell’alcol. Una volta, una delle sue tante pipì fatte in pubblico scatenò un caso diplomatico: l’aveva fatta contro il padiglione della Turchia, all’Expo di Hannover del 2000. Agli spogliarelli in porto, alla luce del sole, ormai, neppure Caroline faceva più caso.