Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  ottobre 15 Giovedì calendario

Umberto Pizzi. Ha vinto, per il giornalismo, il Premio Satira politica Forte dei Marmi. «Ogni tanto qualcuno mi chiama e mi dice: ”Avremmo pensato di darti una targa”

Umberto Pizzi. Ha vinto, per il giornalismo, il Premio Satira politica Forte dei Marmi. «Ogni tanto qualcuno mi chiama e mi dice: ”Avremmo pensato di darti una targa”. Di solito rispondo che preferirei una macchina, alla targa ci penso io». Quindi la realtà è diventata ”satirica”? «Certo, è proprio così. Quando vai a scattare fotografie a una festa o a un evento mondano di celebrità e ti ritrovi gente conciata in quel modo, ti chiedi dov’è finita la realtà, se stiamo tutti recitando in un film trash». *** «Un famoso magistrato, di cui non faccio il nome, che ho incontrato a un evento, si è imbufalito con me perché ho descritto sua moglie come la ”Madonna di Pompei”, e mi ha fatto una piazzata in pubblico. Molti però sono talmente ”morti di fama” che preferiscono apparire comunque, anche se non fanno bella figura nei miei scatti. Però vogliono i famosi quindici minuti di celebrità». *** «Gasparri l’ho ripreso al Bagaglino mentre faceva il baciamano a Vladimir Luxuria. Se ne è accorto e mi ha chiesto: ”Umbè, come so’ venuto?”. Augusto Fantozzi l’ho fotografato all’Oktoberfest. Era commissario straordinario per l’Alitalia, doveva parlare con i tedeschi per l’acquisizione ma si abboffava di crauti in modo bestiale. Pensavo ci fosse rimasto male, invece qualche giorno dopo mi telefona uno dei suoi ”caimani” e chiede l’ingrandimento. Mah». *** E’ l’autore della celebre ”grattata ai gioielli” del premier. «Quella non gli è piaciuta. Un giorno, con altri undici fotografi, ero su un balcone, a Roma, a una manifestazione di Forza Italia. Arriva Berlusconi, stringe la mano a tutti, uno per uno, ma quando arriva davanti a me, l’ultimo della fila, gira i tacchi rinforzati e se ne va. Però non ha mai cercato di ricomprare le mie foto. Nel centrosinistra ho massacrato Fassino, ma lui ha sopportato».